Il porto dei delusi rischia di togliere poltrone agli alleati
Un occhio allo sbarramento da superare e uno agli equilibri interni al centrosinistra. È la doppia faccia della sfida di +Europa, la lista di Emma Bonino, che si caratterizza per la battaglia sui diritti civili e le proposte liberali in campo economico. I candidati più in vista sono Mina Welby, Marco Perduca (organizzatore della campagna toscana) e Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri uscente, che corre come candidato del centrosinistra alla Camera nel collegio di Prato. «Noi — dice Della Vedova — parliamo agli elettori che hanno votato “Sì” al referendum costituzionale e in genere ad un elettorato liberale». +Europa è indicata da diversi osservatori come il possibile «rifugio» degli elettori del Pd delusi. Se supererà la soglia del 3%, la lista eleggerà parlamentari anche nella quota proporzionale, sottraendo posti al Pd. Se invece resterà tra l’1 e il 3%, i suoi voti finiranno ai Democratici. Ma la lista è una zavorra o una stampella per il Pd? «Possiamo attrarre alcuni delusi di quell’area, ma mi sento di dire che a loro non rubiamo voti: oltre a non disperdere quei consensi bisogna considerare che il nostro sforzo sui diritti è apprezzato da una fetta consistente di elettori fuori da quel cerchio. Per esempio, per quanto ci stanno attaccando, pare chiaro che sia Liberi e Uguali a soffrire maggiormente la nostra proposta», dice Della Vedova. Nella sua corsa nel collegio di Prato, il sottosegretario ha incontrato le diffidenze dei Democratici locali, molti dei quali arrabbiati per una candidatura non legata al territorio. Tanto che il suo avversario, Giorgio Silli del centrodestra, ha molto insistito sulla «pratesità» durante tutta la campagna.
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