Votare senza sbagliare: un esempio per tutti
Avete davanti la scheda elettorale. Panico: ci sono alcuni rettangoli con dentro nomi e simboli, dove fare la X? Proviamo a fare un po’ di chiarezza. I nomi e cognomi scritti in stampatello nella parte alta dei riquadri sono quelli dei candidati nel collegio uninominale, dove vince e va in Parlamento chi prende un voto in più degli altri. Sotto al nome di ogni candidato nell’uninominale ci sono i simboli delle liste che lo appoggiano, che hanno accanto i nomi dei candidati nel collegio plurinominale, cioè quello in cui l’elezione avviene su base proporzionale. Avete le idee confuse? È normale: il Rosatellum è assai complicato. Allora torniamo all’inizio e partiamo da cosa non dovete fare se non volete rischiare l’annullamento del vostro voto.Avete la scheda davanti. Primo: non scrivete niente sulla scheda, né il nome di un candidato né altro, altrimenti il voto è nullo. Secondo: non fate una croce su un candidato all’uninominale e un’altra croce su una lista che non lo appoggia, cioè collegata ad una coalizione diversa. Se lo fate, il voto è nullo: il Rosatellum non prevede il voto disgiunto. E allora che fare? Se volete votare Tizio, candidato nell’uninominale per la Coalizione dei Semproni, fate la X sul suo nome: la vostra preferenza andrà a lui e alle liste che lo sostengono (in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio plurinominale da ogni singola lista). Se volete dare la preferenza ad una lista in particolare, fate la X sul simbolo: il voto andrà alla lista e al candidato uninominale collegato. Questa è anche la strada più sicura per evitare errori, perché facendo una croce su un simbolo (una croce e basta) votate anche il candidato nell’uninominale.