Morandi-kolossal «Uno show d’amore»
Domani al Mandela in scaletta quarantadue canzoni
Gianni Morandi non ha preparato un semplice concerto, ma un «kolossal»: 42 canzoni d’amore, solo canzoni d’amore, per tre ore di musica incastonate in una scenografia monumentale «asimmetrica», dove perdersi con lo sguardo, lasciarsi trasportare, ubriacarsi di luci ed effetti, e percorrere un viaggio nel tempo che parte da Occhi di ragazza, Scende la pioggia, La fisarmonica, Non son degno di te, Bella Signora, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, e prosegue con Uno su mille ce la fa e Banane e lampone e si chiude con le otto nuove canzoni dell’ultimo album – il quarantesimo in carriera – uscito nei negozi a novembre: D’amore d’autore. Nuovi brani come Una vita che ti sogno che ha presentato all’ultimo Sanremo, e Dobbiamo fare luce. Ma il concerto-kolossal sarà doppio: domani sera alle 21 al Mandela Forum di Firenze e mercoledì al Modigliani Forum di Livorno. Cinquantacinque anni di canzoni che hanno venduto nel mondo 53 milioni di copie sono il bagaglio di esperienze di un Gianni Morandi che non solo ha ancora tanta benzina e altrettanta voglia di stupire e scherza: «Ho iniziato quando hanno cominciato i Beatles, avevo 13 anni, e se Paul McCartney e Mick Jagger si esibiscono ancora, posso farlo anch’io». Anche se, prosegue, lo spettacolo e la scaletta sono molto impegnativi e gli portano via tante energie: «Sono tutte canzoni che pretendono un uso molto intenso la voce, molti pezzi che vanno cantati a squarciagola e ogni volta è come un esame». Ma è soprattutto un Morandi che ha capito come il segreto per rinnovarsi sia guardare ai giovani, prova ne è lo spiritoso duetto con Rovazzi. Soprattutto a quegli artisti che non provengono dai talent-show ma dai palcoscenici della vita reale: «Sono felice di vedere una nuova generazione di cantautori di talento che non provengono dalla televisione come Brunori Sas, Motta, Coez, Calcutta» ha raccontato l’eterno ragazzo emiliano che sul palco sarà accompagnato da tutti musicisti della sua terra. Nel frattempo il cantante si prepara alla seconda serie de L’isola di Pietro e non esclude un clamoroso ritorno a Sanremo. Non più come ospite, cosa che ha già fatto quest’anno. Ma in gara. «Ci sto pensando» ha preannunciato.
Energia
«Molti pezzi vanno cantati a squarciagola e ogni volta sul palco è un esame»