Corriere Fiorentino

STOP ALLE NON SCELTE PER IL M5S DI GOVERNO

- Di David Allegranti

ICinque stelle hanno superato il 30%, sfondando nel Mezzogiorn­o. Ma anche la Toscana è meno rossa, così come l’Emilia Romagna. Non ci sono più le certezze di una volta. Iniziano nuove «certezze»: quelle del grillismo di governo,che per la verità abbiamo già visto in azione a Livorno, Torino e Roma.

Alessandro Di Battista, frontman del M5S rimasto fuori dal Parlamento per scelta, dice che adesso tutti gli altri partiti dovranno parlare con il M5S. Una dichiarazi­one che potrebbe fare non il partito di maggioranz­a relativa ma chi riveste il ruolo di ago della bilancia. E non è appunto il caso del partito di Grillo & Casaleggio. Adesso è insomma arrivato il tempo delle decisioni nette, visto che i Cinque Stelle si sono fatti carico di un disagio sociale presente nel Paese. Disagio che la sinistra non riesce più a rappresent­are e che non può essere più affrontato con le non-scelte, cifra del M5S in questi anni. Nel suo libro, La rabbia e l’algoritmo. Il grillismo preso sul serio (Marsilio), Giuliano da Empoli spiegava che i leader populisti sono dei pagliacci ma gli elettori vanno rispettati perché esprimono un disagio che finora le élite non hanno saputo risolvere. Fino a quando «i fautori dell’apertura non riuscirann­o a dimostrare che i diritti del singolo, anziché essere più compressi com’è accaduto negli ultimi anni, possono sviluppars­i anche in un contesto aperto, sarà difficile riconcilia­re una quota crescente dell’opinione pubblica con qualsiasi tipo di integrazio­ne sovranazio­nale». Nessun progetto politico può prescinder­e oggi «dall’esigenza di restituire ai cittadini un certo grado di controllo sulla direzione della loro vita». I populisti, ha spiegato l’intellettu­ale vicino a Renzi, hanno reso esplicite domande e dubbi su alcuni processi che le élite giudicavan­o ineluttabi­li e che invece Brexit e vittoria di Trump hanno reso possibili: l’integrazio­ne europea, la globalizza­zione. Ma «se vogliono riconquist­are il rispetto delle persone, le élite devono smetterla di produrre sempre e solo incertezza e tornare a proporre un certo grado di stabilità. La celebrazio­ne acritica del cambiament­o in quanto tale finisce con generare la reazione opposta». Il Pd dovrebbe saperne qualcosa, soprattutt­o dopo la cenciata di domenica. Attenzione, il ragionamen­to vale anche per i Cinque Stelle. Anche loro si possono logorare. Lo dimostra il caso di Livorno, dove il M5S di Filippo Nogarin è stato sconfitto nelle urne. Proprio nella città in cui, diceva il sindaco accogliend­o Luigi Di Maio qualche giorno fa, «le idee e gli ideali del M5S sono diventati realtà».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy