La brigata digiorgi in clandestinità su Monte Morello...
«Portate zaini e viveri». Massimo Mattei, ex assessore, imprenditore, ex giornalista ma soprattutto «anima critica» del renzismo e della sinistra (senza esserne mai uscito da entrambi), al termine degli scrutini delle elezioni non ce l’ha fatta: ci ha scherzato su lanciando il primo «Comunicato in clandestinità». Un
divertissement che parafrasando Radio Londra, cioè i messaggi ai partigiani, lancia attraverso Facebook la «resistenza» dopo la debacle di Pd &co. «Attenzione, attenzione. Chi mi legge sa a chi mi rivolgo. Prendere vestiti pesanti. Ripeto vestiti pesanti» il primo, in cui chiede di unirsi alla brigata «rosa-mariadigiorgi» (l’ex senatrice Pd ora eletta alla Camera) «che è già in clandestinità a Monte Morello» . Ma dato che siamo nel 2018, c’è pure l’hashtag: avete votato #ilmatteosbagliato, cioè Salvini e non Renzi. ed ora
#scarpedipradaeppurbisognandar, parafrasando «Fischia il vento». La seconda brigata si chiama «collebereto», dal locale frequentato dal renzianissimo deputato Francesco Bonifazi: «Ai compagni che ancora si stanno attardando al privè del Colle Bereto chiedo di affrettarsi. Il concentramento per voi è sui monti della Calvana. Togliersi mocassini, scarpe comode». E ecco il terzo comunicato, quello «politico» che se la prende con chi ha già cambiato casacca: «Lo chiamavano per nome quando passava in bici: quelli che affermano che per Matteo intendevano Salvini saranno passati per le armi. Dei giornalisti che fino ad ieri si inginocchiavano portatevi dietro i nomi». E giù decine di commenti sui social network. «Volevo solo scherzare sul dramma politico di tutta la sinistra, non solo del Pd» spiega Mattei (nei commenti ci sono sostenitori di tutti i partiti della sinistra). Mattei però ieri si è fermato: «Perché i veri drammi sono quelli del senegalese ucciso o di Astori». (M.F.)