Che emozione coi viola «L’assenza di Davide è diventata una forza»
Il vice presidente Salica Siamo ancora sotto choc, il connubio tra Firenze e la nostra squadra ci aiuta ad andare avanti Riccardo Saponara Davide come un fratello, ma abbiamo trasformato un’enorme tragedia in energia positiva
Regali, applausi e commozione. Il momento viola alla festa del Corriere Fiorentino è uno dei più attesi, certamente il più intenso. Sull’enorme monitor che domina l’auditorium, passano le foto di Astori. Che esulta, scherza con Buffon e parla con i compagni nel ritiro azzurro di Coverciano. Il dolore per la scomparsa del capitano è ancora grande, anche se, come dice l’amico Saponara, «la squadra ha trasformato il dolore in energia positiva».
Dopo la morte del numero 13 in effetti, la Fiorentina è come se fosse diventata il quarto Moschettiere: uno per tutti, tutti per uno. E il saluto al capitano di domenica scorsa, lì, sugli attenti, davanti alla curva viola dello stadio Grande Torino, è l’immagine migliore per capire cosa passi nelle menti dei giocatori di Pioli: «È un momento complicato — dice il vice presidente viola Gino Salica — conviviamo con choc e tristezza». «È stata una grande perdita — aggiunge Marco Sportiello — Ci ha responsabilizzato tutti. Davide bacchettava i più giovani, era il nostro punto di riferimento. Sono stato l’ultimo a vederlo in vista, ma probabilmente non l’ultimo a parlarci: prima di addormentarsi me lo immagino al telefono con la compagna e a guardare le foto della figlia». «Davide ci manca — aggiunge Saponara — era un condottiero, un fratello maggiore. Ma dopo il funerale abbiamo trasformato una tragedia in energia positiva: la sua assenza sta avendo lo stesso effetto della sua presenza».
Poi ecco il momento più leggero, dedicato al «connubio indissolubile tra Firenze e la Fiorentina» e all’«Unico 10»: «Il 10 è il mio numero — scherza Giancarlo Antognoni —, mi perseguita: per questo non potevo mancare a questa festa». Nel finale c’è spazio per i regali. Il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini dona una gigantografia della prima pagina dal titolo «L’addio, tra i grandi» interamente dedicata ai funerali di Astori, mentre Salica risponde con una maglia viola numero 10, con la scritta «Corriere Fiorentino» sulle spalle. «Sappiamo bene che Firenze e la Fiorentina sono una cosa sola — chiude lo stesso Salica — quello che facciamo si ripercuote su tutta la città, per questo ce la metteremo tutta per fare bene».