Quarantamila euro alla vedova di Idy Il sì della Regione
Quarantamila euro di solidarietà a Rokhaya Mbengue (in foto insieme al marito), vedova di Idy Diene, l’ambulante senegalese ucciso a Firenze lo scorso 5 marzo sul ponte Vespucci. Lo prevede una proposta di legge della giunta toscana licenziata ieri a grande maggioranza dalla commissione affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd). L’unico «no» in commissione è arrivato dal gruppo della Lega, che già nelle scorse settimane, il 13 marzo, si era opposto a due analoghe mozioni, presentate da Sì Toscana e da Fratelli d’Italia, approvate dal Consiglio regionale. «Va benissimo la solidarietà — ha detto spiegando il voto contrario Marco Casucci (Lega Nord) — Manca però una disciplina organica, in assenza della quale c’è molta discrezionalità». Adesso la proposta di legge, prima del via libera definitivo, approderà nella prossima seduta del Consiglio regionale.Un contributo fortemente voluto dal governatore Enrico Rossi e già concesso altre volte in passato, come per le vittime della strage di piazza Dalmazia nel 2011, per i carabinieri che vennero aggrediti (uno perse la vita e l’altro fu gravemente ferito), sempre nel 2011, dopo un rave party nel grossetano; per i militari residenti in Toscana deceduti in missione all’estero; per le vittime di atti criminali come il carabiniere Giangrande, ferito in piazza Montecitorio, il carabiniere Gangale, accoltellato ad Agliana, l’artificiere Vece, lesionato dalla bomba di capodanno 2017, e per i familiari di Leonardo Lo Cascio, ucciso a Prato lo scorso anno. La signora Mbengue — già vedova di Modou Samb, vittima della strage di piazza Dalmazia — riceverà quarantamila euro suddivisi in due annualità da 20mila. La donna, attualmente in Senegal per i riti tradizionali legati al lutto, dovrebbe rientrare in Italia nelle prossime settimane. Nel frattempo, prosegue la catena di solidarietà attorno ai familiari del 54enne senegalese. Il ristorante Fuori Porta, dove Idy stazionava spesso, sta continuando una raccolta fondi con l’ausilio di un salvadanaio, mentre sul conto corrente istituto dai familiari in sua memoria (aperto codice IBAN è IT48M0760105138259708359713) sono pervenute oltre 500 donazioni per un totale di circa 30mila euro.