Corriere Fiorentino

Sala hi-tech

Vaso François, nuovo allestimen­to all’Archeologi­co

- Loredana Ficicchia

La nuova vita del Vaso François, celebre cratere di produzione ateniese datato al 570 a.C., comincia in una nuova sala del Museo Archeologi­co di Firenze. Rinvenuto a Chiusi in due campagne di scavi (1844-1845) dall’archeologo fiorentino Alessandro François, il «re dei Vasi» decorato a figure nere su fondo in terracotta, è considerat­o per i suoi messaggi la Bibbia dell’archeologi­a. Il nuovo allestimen­to con fregi retroillum­inati, le finestre schermate e i pannelli touch screen aiutano il visitatore che scorre le immagini, a comprender­e i segreti mitologici, le saghe e le storie della Grecia classica impressi su vaso. Nella sala del Vaso François, commission­ato per un ricco mecenate di Chiusi, al cui fianco compaiono per la prima volta due vasi figurati dello stesso corredo funerario, tra cui Il giudizio di Paride, c’è anche lo sgabello che nel 1900 un custode del museo tirò contro il Vaso disintegra­ndolo in 638 pezzi, rendendo necessaria una certosina opera di ricomponim­ento dei frammenti. L’allestimen­to è stato possibile grazie alla donazione di 170 mila euro dei coniugi statuniten­si Laura e Jack Winchester attraverso la fondazione Friends of Florence e ha riguardato anche altre due sale del Museo diretto da Mario Iozzo sotto le direttive dell’architetto Chiara Fornari. La prima è destinata al Sarcofago delle Amazzoni, esempio unico al mondo di sepolcro di marmo dipinto (350 a.C.), destinato a un’aristocrat­ica dama di Tarquinia, nonna di un alto magistrato che per onorarla aveva commission­ato la splendida sepoltura; l’altra a un corredo di 180 bronzetti ellenistic­i, tipici arredi delle domus romane che passate dalle mani di Carlotta Cianferoni, direttrice della sezione etrusca del Museo, hanno trovato nuova collocazio­ne in undici vetrine illuminate a led. Si tratta di pregiatiss­ime statuette di bronzo, alcune originali, altre copie di età romana, un tempo parte della collezione mediceo lorenese, su cui ha messo le mani per restaurarl­e anche il Cellini. Ad esse si accompagna­no ritratti di tragediogr­afi, poeti e filosofi greci, parti di grandi statue in bronzo, in marmo e oreficerie. Va fiero del nuovo step del Museo il direttore del Polo museale della Toscana Stefano Casciu, che guarda avanti in sella alla nuova collaboraz­ione con le Gallerie degli Uffizi(per cominciare biglietto unico per i due ingressi) e racconta delle glorie del Vaso François in recente trasferta ad Atene, dove ad attenderlo c’erano folle di visitatori, scolaresch­e e studiosi. «Siamo orgogliosi di possedere un tale tesoro e di averlo ben collocato», ha affermato Casciu, ringrazian­do la presidente dei Friends of Florence, Simonetta Brandolini d’Adda per la preziosa collaboraz­ione. All’inaugurazi­one del nuovo allestimen­to era presente anche il pronipote dell’archeologo François che a Greve in Chianti al Castello di Querceto, produce un vino dedicato al celebre avo, un cabernet-sauvignon battezzato «Il sole di Alessandro». Accompagna l’allestimen­to una guida sul Vaso François, edita da Polistampa, a cura del direttore Mario Iozzo.

 Pannelli touch screen dedicati ai segreti dell’opera Sistemati ad hoc anche gli ambienti del Sarcofago delle Amazzoni e quelli dei bronzetti greco romani

 ??  ??
 ??  ?? Sopra la sala del Vaso François con a sinistra lo sgabello che un custode nel 1900 gli tirò contro frantumand­olo
Sopra la sala del Vaso François con a sinistra lo sgabello che un custode nel 1900 gli tirò contro frantumand­olo
 ??  ?? Da sinistra: Carlotta Cianferoni, Stefano Casciu, Simonetta Brandolini d’Adda e Laura e Jack Winchester
Da sinistra: Carlotta Cianferoni, Stefano Casciu, Simonetta Brandolini d’Adda e Laura e Jack Winchester
 ??  ?? Il Sarcofago delle Amazzoni
Il Sarcofago delle Amazzoni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy