Rifiuti, presto le telecamere contro gli incivili
L’assessore Gianassi: «Le nasconderemo nelle zone a rischio». Da gennaio 23 multe dei vigili
Palazzo Vecchio dichiara guerra ai furbetti dei rifiuti e contro gli abbandoni in strada prepara una controffensiva anche tecnologica. A breve saranno infatti installate (in punti nascosti) 2o telecamere in grado di riprendere chi abbandona illegalmente i rifiuti davanti ai cassonetti.
Materassi e comò abbandonati in strada, sedie e scarti edili vicino ai cassonetti, bustoni neri (pieni di umido, carta, bottiglie e chissà che altro) davanti agli interrati. Palazzo Vecchio — archiviata l’esperienza degli ispettori ambientali di Alia — ha deciso di dichiarare guerra ai furbetti dei rifiuti servendosi della polizia municipale e della tecnologia.
Superate le difficoltà burocratiche legate alla privacy, entro un mese istallerà venti «telecamere trappola» (già annunciate dal sindaco Dario Nardella nel dicembre scorso) in quelle zone in cui si verificano i maggiori abbandoni di immondizia. «Le piazzeremo sugli alberi, sui pali, insomma dove nessuno potrà notarle — spiega l’assessore Federico Gianassi — sono piccole, invisibili e ad altissima definizione e quindi in grado di rilevare i movimenti notturni: un aspetto fondamentale, visto che la maggior parte dei rilasci abusivi avviene di notte». Uno dei maggiori problemi, infatti, è quello di riuscire a sanzionare chi abbandona i rifiuti. Le leggi ci sono e puniscono i trasgressori con multe o procedimenti penali in caso di sversamenti inquinanti. Ma i responsabili devono essere colti sul fatto. «Ecco il motivo — argomenta l’assessore — che ci ha spinto a varare un piano di emergenza che preveda le telecamere mobili». Dal primo gennaio — ovvero da quando i dieci 007 Alia, dopo dodici anni di attività, hanno terminato il loro servizio — Palazzo Vecchio è dovuto correre ai ripari e studiare una strategia per far fronte agli oltre venti abbandoni al giorno che si verificano nella sola area Unesco.
Le telecamere sono collegate con la centrale operativa dei vigili. Ma prima che gli «occhi invisibili» vengano istallati, l’assessore Gianassi ha chiesto un altro contributo al comandante della municipale di Firenze, Alessandro Casale. «Da tre mesi — continua Gianassi — una decina di agenti della sezione ambientale controllano quotidianamente tutti i cassonetti del centro storico: rovistano nelle buste alla ricerca di elementi (ricevuti o altri oggetti) che possano ricondurre al furbetto e poi attivano tutto l’iter per le sanzioni. Ad oggi sono state multate 23 persone che avevano lasciato i rifiuti in strada, sui marciapiedi, al margine della carreggiata o fuori dai raccoglitori».
Per loro è scattata una contravvenzione da 166,67 euro a 3.000 euro e, in alcuni casi, anche una denuncia che prevede una pena detentiva fino a 2 anni e ammende fino a 26.000 euro. I vigili in borghese stanno agendo su segnalazione dei cittadini e di Alia, azienda che ha provveduto anche alla loro formazione: «Un’ulteriore azione per un maggior controllo del territorio — conclude Gianassi — sarà l’impiego delle guardie ambientali volontarie che potranno presidiare le aree a maggiore rischio. Il servizio verrà attivato entro l’estate».