Torna la Ztl no stop, sabato compreso
Via il 31 maggio senza finestra prefestiva. Commercianti furiosi, residenti soddisfatti
Palazzo Vecchio convoca tutte le associazioni di categoria e i comitati del centro per annunciare la svolta sulla Ztl no stop: partirà dal 31 maggio e non avrà più la «finestra», cioè quella fascia dalle 16,30 alle 23 del sabato senza divieti. «Insostenibile», dice Aldo Cursano di Confcommercio che annuncia il no delle categorie. «Noi siamo ben contenti», ribatte Manuela Vannozzi del comitato Manoiquandosidorme.
Una riunione, lontano da Palazzo Vecchio, per annunciare alle associazioni di categoria e ai comitati la scelta sulla Ztl no stop. Cioè di andare verso una chiusura totale, senza la «finestra» che era stata introdotta per il sabato, dalle 16,30 alle 23 durante l’estate. La riunione si terrà questo pomeriggio, ma è già circolata nel tam tam delle associazioni e dei comitati a cui, dagli uffici dell’assessorato alla mobilità, è arrivata la mail di convocazione. Felici i comitati, molto meno le associazioni di categoria che ieri, in un vertice con tutte le sigle fiorentine, hanno già dissotterrato l’ascia di guerra.
Palazzo Vecchio aveva scelto, l’anno scorso, di reintrodurre la Ztl no stop in versione «antimovida molesta» ma accettando, come mediazione nei confronti delle categorie (da sempre contrarie a limitazioni al traffico, serali o meno) la «finestra» tra le 16,30 e le 23 di sabato. Un esperimento che però, secondo i comitati, aveva portato solo guai, il sabato. Poi la Ztl no stop era stata sospesa per l’inverno, con l’assessore Giorgetti che aveva comunque assicurato che gli uffici avrebbero valutato come e quando procedere di nuovo, soprattutto con l’introduzione della tramvia, che partirà il 30 giugno. L’idea su cui si starebbero orientando a Palazzo Vecchio, e di cui Giorgetti era stato sostenitore anche l’anno scorso, è quella di una Ztl davvero «no stop» dal 31 maggio. Cioè un divieto di ingresso dei non autorizzati dalle 7 del giovedì, venerdì e sabato, diritto fino alle 3 del giorno dopo.
«Una scelta sulla quale saremo compattamente contrari» mette le mani avanti il neopresidente di Confcommmercio Aldo Cursano. Anche da Confesercenti si conferma che ci sarà opposizione a questa scelta. «In un centro storico già complicato da cantieri che aprono, durano mesi, dove non si vedono a volte operai per giorni, anche se comprendiamo che il problema nasce dalle ditte e non dal Comune, non possiamo non dirci che contrari. Questa finestra della Ztl di sabato l’aveva introdotta, giustamente, l’allora sindaco Matteo Renzi» ricorda Cursano. Che, per corroborare la sua versione sulla esasperazione dei commercianti e dei locali, cita la protesta «che si è tenuta ieri a Ponte Vecchio: non si può lasciare il biglietto da visita della città con le strade sbudellate e senza gente a lavorare, come lamentano i colleghi della zona».
Sulla Ztl, diametralmente opposta è la visione dei comitati. «Da quello che abbiamo capito, l’intenzione del Comune è di togliere la finestra del sabato: e noi siamo ben contenti» spiega Manuela Vannozzi del Comitato Manoiquandosidorme.
La mossa di Palazzo Vecchio verrà affrontata questo pomeriggio, di fronte però alle due controparti: da un lato le associazioni di categoria (che l’anno scorso presentarono anche un report sul provvedimento, sostenendone l’inutilità soprattutto sui parcheggi e il danno portato agli incassi di locali e ristoranti) e dall’altro i comitati, che parleranno dei disagi, dei rumori, dei problemi per trovare la sosta nei giorni della «movida». Sarà una riunione interessante.
Le categorie Cursano, Confcommercio: saremo contrari in modo compatto, con tutte le altre associazioni La viabilità in centro è già insostenibile
I residenti Vannozzi, di «Ma noi quando si dorme?»: dal Comune ci hanno detto di voler togliere l’apertura 16,30-23 del sabato, e noi siamo ben contenti