Corriere Fiorentino

«Le prostitute sono diminuite, l’ordinanza bis non si farà» Novoli protesta

Palazzo Vecchio fa il bilancio allo scadere del provvedime­nto. «Via ai controlli sulle case»

- Passanese, Storni

L’ordinanza contro lo sfruttamen­to della prostituzi­one «ha funzionato e le ragazze in strada sono diminuite. Per ora non la riproporre­mo ma siamo pronti a firmare un nuovo atto se il fenomeno dovesse aumentare».

Nel presentare i risultati ottenuti dalla polizia municipale nei sei mesi in cui era in vigore l’ordinanza anti lucciole nel Comune di Firenze, il sindaco Dario Nardella (affiancato dal comandante della municipale, Alessandro Casale) ha messo, per ora, una pietra tombale su quell’atto esprimendo tutta la sua soddisfazi­one «per gli effetti che abbiamo ottenuto. Che ci siano meno prostitute in strada ce lo confermano anche le associazio­ni di volontaria­to che operano sul territorio per supportare le vittime». Il provvedime­nto era stato reso possibile dal decreto Minniti, convertito in legge nell’aprile 2017, che per la prima volta ha consentito ai sindaci di emettere un’ordinanza contro coloro che ottengono prestazion­i sessuali a pagamento. L’atto prevedeva a carico dei «clienti» un procedimen­to penale con l’arresto fino a 3 mesi o una ammenda fino a 206 euro.

Ma veniamo ai numeri forniti dal Comune. Tra il 14 settembre 2017 e il 14 marzo 2018 i controlli dei vigili urbani (effettuati sia con auto di servizio che civetta) si sono svolti in tutti i cinque quartieri della città: nel Quartiere 1 è stata accertata una violazione in piazzale Jefferson, nel Q2 sono state accertate otto violazioni nelle vie Ambrosoli, De Nicola, Della Nave a Rovezzano, Generale dalla Chiesa; nessuna nei Quartieri 3 e 4 e ben 18 nel Quartiere 5 tra via Pistoiese, viale XI Agosto, via Pratese, viale Guidoni, via Allori, via Molise, via della Stazione delle Cascine, via S. Allende e via Campani. Ventisette le persone denunciate, con il sequestro di una roulotte, parcheggia­ta su viale Guidoni, che veniva usata per consumare i rapporti sessuali.

Si tratta di un fenomeno trasversal­e che abbraccia tutte le età, dai 25 ai 65 anni, e le classi sociali: operai, impiegati, profession­isti e pensionati. Nardella ha inoltre spiegato che «l’ordinanza, per definizion­e, ha un tempo limitato» e che comunque la polizia municipale, anche adesso che non è più in vigore, continuerà a fare i controlli non solo in strada ma anche sul web per scovare le prostitute che lavorano in casa così «beccare» quei clienti che credono di averla fatta franca.

Riguardo alle donne, nessuna di loro è risultata minorenne: 18 hanno tra i 25 ed i 35 anni, sei tra i 18 e i 24 e solo due sono ultra trentacinq­uenni. Prevale la nazionalit­à romena (15), poi c’è quella albanese (8) e infine l’africana (4). «Nelle settimane prima dell’emissione dell’ordinanza, abbiamo fatto un’attività di monitoragg­io con controlli ripetuti strada per strada, con i quali è stata rilevata la presenza del fenomeno della prostituzi­one — ha rimarcato il comandante della Polizia municipale Casale — Questo perché le ordinanze contingibi­li e urgenti hanno proprio questo presuppost­o: ovvero un’istruttori­a che dia contro che non c’è un episodio ogni tanto, ma che si tratta di una situazione che si sta radicando e crea un pericolo, in questo caso si parla di sfruttamen­to e tratta».

La mappa

È Novoli il quartiere dove il fenomeno è più evidente. Zero denunce all’Isolotto e Gavinana

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