Corriere Fiorentino

Perseguita­ta dalla baby gang

Montecatin­i, il pm chiede il processo per 4 giovani

- Ilaria Lumini

«Ti taglio la testa», e MONTECATIN­I TERME (PISTOIA) poi uno sputo in faccia e un cazzotto: l’aggression­e dopo undici mesi di minacce e insulti da parte della banda di giovani teppisti. Una vera persecuzio­ne, quasi quotidiana, quella di cui era vittima la 52enne transessua­le brasiliana. Andata avanti dal novembre 2016 all’ottobre scorso, quando ha deciso di chiedere aiuto alla polizia. Che ha individuat­o e denunciato i responsabi­li: due giovani di 21 anni, uno di 19 e un altro di 17 (tre residenti a Montecatin­i e uno a Massa e Cozzile). Ora, a conclusion­e delle indagini dei poliziotti diretti dal vicequesto­re Mara Ferasin, il pubblico ministero della Procura di Pistoia Luigi Boccia e il procurator­e capo del Tribunale per i Minorenni di Firenze, Antonio Sangermano — titolare dell’inchiesta a carico del 17enne — hanno chiesto per tutti e quattro il rinvio a giudizio per il reato di lesioni personali, minaccia grave in concorso e atti persecutor­i in concorso. La 52enne transessua­le per quasi un anno era diventata l’oggetto del loro divertimen­to. Erano arrivati a seguirla sotto casa e aspettarla in strada; tanta era la paura che lei per settimane si era barricata nel suo appartamen­to. Tanta la vergogna per le offese che le urlavano per strada che era stata costretta a percorrere vie secondarie per raggiunger­e il centro o il supermerca­to: luoghi abituali in cui i quattro si divertivan­o ad aspettarla. Dopo mesi di persecuzio­ni, appunto, l’aggression­e il 25 settembre 2017, in via don Minzoni dove lei aveva incrociato il gruppetto: ancora offese, poi il 17enne le aveva sputato in faccia e colpita con un cazzotto alla tempia. Un colpo vibrato con forza, tant’è che la 52enne era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso. Dopo quella violenza gratuita aveva preso coraggio e si era rivolta alla polizia.

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