Corriere Fiorentino

Sportiello-Drago, che disastro E la difesa viola si sbriciola

Il portiere polacco insicuro su almeno due gol, serata no per Pezzella

- Matteo Magrini

Era la prova del (cento)nove. Conferme, o passi indietro? Questo era il dilemma. Perché la difesa della Fiorentina viveva un periodo d’oro. Una specie di esaltazion­e collettiva che aveva permesso ai viola di alzare un muro granitico. Quasi insuperabi­le. Bastava dare un occhio ai numeri. Un gol subito in sette partite (prima di ieri), e porta inviolata da 364’. Anche così si spiegava la rimontona fino al settimo posto in classifica. Del resto si sa. In Italia, vince chi subisce meno.

Poi, è arrivata la Lazio. Con quel carico da 109 reti segnate in stagione che avrebbe fatto tremare chiunque. Immobile, Milinkovic, Luis Alberto e compagnia cantante. Giocatori che, soltanto in campionato, arrivavano al Franchi con 75 reti segnate. Solo la Juve, era stata capace di far meglio. E soltanto in quattro occasioni (prima giornata con la Spal, a San Siro con l’Inter, in casa con la Juventus e nel derby della scorsa settimana) la banda di Inzaghi era rimasta a secco. Per il resto, una sentenza. Un gol, almeno, lo aveva sempre segnato. Insomma, era l’esame di maturità. Non è andato benissimo, e che sarebbe stata una serata complessa, s’è capito subito. Sette minuti, e i viola si son ritrovati in 10 per l’espulsione di Sportiello. Un’uscita difficilme­nte spiegabile (fosse rimasto in porta Immobile non avrebbe comunque avuto lo spazio per puntarlo), un rinvio completame­nte ciccato, e quell’intervento con la mano che gli è costato il rosso. Un erroraccio, arrivato proprio nel suo momento migliore.

«Sta facendo bene e credo che possa fare ancora meglio», aveva detto Pioli alla vigilia. Pare che il tecnico si fosse convinto anche se, una decisione definitiva sul riscatto, non era (e non è) ancora stata presa. Di certo, le quotazioni di Sportiello, erano in aumento. L’idea, più o meno, era questa: acquistarl­o (sborsando i 6 milioni necessari) e mandare Dragowski a giocare. A proposito. Quel rosso, aveva offerto al polacco la grande occasione. Della serie: «mors tua vita mea». Sfruttare la debacle del compagno per far tornare qualche dubbio nella testa di Pioli e Corvino. Non è andata esattament­e così. Incolpevol­e (anche se immobile) sulla punizione di Luis Albero, ha invece gravi responsabi­lità sulla rete di Caceres. Un intervento goffo col quale, in pratica, si è buttato il pallone in porta.

Certo, sia Sportiello che il giovanissi­mo «Drago», non son stati aiutati dai compagni. Costanteme­nte in balia delle folate laziali. Con quella sensazione che, ogni azione, si trasformas­se in pericolo. E i quattro gol subiti son stati una logica conseguenz­a di quanto visto. Soltanto la Roma, sempre al Franchi, gliene aveva fatti tanti in una volta sola. E pensare che, fino a ieri, in tutto il girone di ritorno la Fiorentina ne aveva presi soltanto 13. Poi, nel giorno dell’esame più difficile, il crollo. Parlare di bocciatura sarebbe probabilme­nte eccessivo. Di certo, davanti alla carica dei 109, la difesa viola si è fatta piccola piccola.

 ??  ?? Il gol del momentaneo 2-2 della Lazio dopo un errore di Dragowski I biancolest­i dopo aver rincorso il risultato alla fine sono riusciti a vincere la partita
Il gol del momentaneo 2-2 della Lazio dopo un errore di Dragowski I biancolest­i dopo aver rincorso il risultato alla fine sono riusciti a vincere la partita
 ??  ?? Sportiello lascia il campo dopo l’espulsione arrivata nei primi minuti della partita a causa di un fallo di mano volontario fuori area
Sportiello lascia il campo dopo l’espulsione arrivata nei primi minuti della partita a causa di un fallo di mano volontario fuori area

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