Corriere Fiorentino

Schmidt annuncia: dopo il caso affitti a Boboli si cambia

Il direttore degli Uffizi: «Non ci abiterà più nessuno, ci servono anche come aule»

- Antonio Passanese

Negli appartamen­ti di proprietà delle Gallerie degli Uffizi — concessi in passato a prezzi low cost ai dirigenti della soprintend­enza e ai loro familiari — «non ci abiterà più nessuno».

Lo assicura il direttore Eike Schmidt che per quelle case monumental­i con affacci su Boboli ha un progetto totalmente diverso che dovrebbe realizzars­i nell’arco del 2018: «Le trasformer­emo in uffici, aule didattiche, depositi e laboratori». Ma perché questo sia possibile Schmidt attende che gli ultimi inquilini — dei 35 appartamen­ti in carico agli Uffizi ne sono stati liberati la metà — facciano le valigie e lascino quelle residenze dorate così da dare il via ai lavori di restauro e al cambio di destinazio­ne d’uso. «Dei trentacinq­ue alloggi, cinque li lasceremo a disposizio­ne dei dirigenti del ministero dei Beni culturali in trasferta e dei carabinier­i del nucleo Tutela patrimonio artistico — spiega il direttore delle Gallerie —, altre tre le destinerem­o al Corridoio Vasariano per realizzare una via d’uscita, tutto il resto, infine, verrà dato ai dipartimen­ti Scuola e Giovani e Accessibil­ità e Mediazione Culturale. La didattica del nostro museo è in grande crescita: quando sono arrivato c’erano solo tre addetti oggi ce ne sono quindici, e quegli spazi sono fondamenta­li per sistemare tutti». Schmidt — che non commenta la sentenza della Corte dei Conti che ieri l’altro ha assolto per mancanza di colpa grave l’ex soprintend­ente Alessandra Marino accusata di aver provocato un danno erariale per non aver adeguato i canoni — ci tiene a precisare che in futuro «non sarebbe stato concepibil­e affittare i nostri appartamen­ti a terzi: oltretutto c’è una circolare del ministero, del marzo scorso, che dà precise indicazion­i in merito e ce lo impedisce».

Per quanto riguarda il progetto, il direttore delle Gallerie anticipa che «sarà molto bello perché avremo la possibilit­à di avere gli uffici al piano superiore e le aule al piano terreno. In questo modo garantirem­o l’accessibil­ità a tutti. Per realizzare ciò che abbiamo ideato non ci sarà neanche bisogno di fare grandi lavori, anzi trasformar­e quegli appartamen­ti in uffici sarà molto semplice. Sarà un po’ più complesso trasformar­li in laboratori ma le difficoltà non ci fanno paura. Bisogna anche dire che lo stato delle case liberate varia molto: alcune non hanno problemi, altre invece hanno bisogno di un restauro profondo perché non sono mai state accatastat­e come abitazioni ma come stalle o depositi».

La sentenza

Sugli affitti low cost la Corte dei Conti ha assolto Marino, ex soprintend­ente

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 ??  ?? La pagina del «Corriere Fiorentino» di ieri
La pagina del «Corriere Fiorentino» di ieri
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Eike Schmidt, direttore degli Uffizi

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