Il rebus del Ramadam: ipotesi Manifattura L’imam: non è semplice
Trattativa il mese del digiuno islamico, dal 15 maggio. L’imam: stiamo lavorando, non è facile
Per il Ramadan a Firenze, spunta l’ipotesi di usare l’ex Manifattura Tabacchi. La sostenibilità tecnica verrà valutata oggi in Prefettura, al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. «Sono pessimista», dice però l’imam e presidente Ucoii Izzeddin Elzir. In caso non si concretizzasse l’ex Manifattura, il Ramadan andrebbe alla Floriagafir.
Il Ramadan 1429 (nel calendario islamico) di Firenze potrebbe essere celebrato nell’ex Manifattura Tabacchi. È la nuova ipotesi, non la sola, della collocazione della più importante cerimonia religiosa del mondo islamico nella nostra città. Mentre resta ancora una incognita il luogo della futura moschea, con le cerimonie del venerdì che affollano il garage dove la comunità fiorentina ha quella attuale, oggi nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si valuterà la possibilità dell’ex Manifattura, la grande struttura a pochi passi da piazza Puccini e dal parco delle Cascine. Una valutazione prettamente tecnica, che servirà a stabilire se esistono le condizioni di sicurezza, quelle igienico-sanitarie, e se è possibile realizzare gli allacci dell’acqua e i bagni per un appuntamento che coinvolge migliaia di fedeli islamici fiorentini.
L’ipotesi non trova conferme ufficiali, se non il fatto che è una delle possibili soluzioni. Ma che la comunità volesse trovare una sistemazione diversa rispetto al passato è nota. L’imam Izzeddin Elzir però è pessimista: «Ci siamo incontrati con la proprietà dell’ex Manifattura, lunedì avremo un incontro per valutare questa opzione, ma credo che non andrà in porto, è tecnicamente difficile, quella struttura è un cantiere e non credo che il proprietario sia disposto a concederlo». I proprietari sono Cassa depositi e presiti e un fondo d’investimenti Usa legato ad Aeromont. Poi aggiunge: «Non abbiamo incontrato altri privati, ma stiamo dialogando col Comune per trovare un luogo adeguato».
L’ex Manifattura Tabacchi è un complesso enorme, con parti costruite ma anche ampi spazi liberi. È stato presentato recentemente il progetto di massima di ristrutturazione, che prevede una apertura straordinaria alla cittadinanza il 23 giugno e, ad ottobre, ospiterà subito alcuni laboratori del Polimoda. Date tutte compatibili con il Ramadan, che parte il 15 maggio e si conclude il 14 giugno. Ma potrebbe esserci una compresenza singolare se verrà confermata, come era filtrato alcuni giorni fa, che il Polimoda voleva tenere una sfilata il 12 giugno, in occasione di Pitti Immagine. Certo, l’area è talmente grande che entrambi i gruppi potrebbero neanche accorgersi di essere vicini: ma sarebbe comunque un caso.
Il Ramadan, nel corso degli ultimi anni, si è tenuto in vari luoghi della città. Spesso la sede delle preghiere è rimasta l’angusta moschea di piazza dei Ciompi. Qualche anno fa si tenne dentro uno dei padiglioni della Fortezza da Basso, mentre l’anno scorso si è svolto al campo sportivo della Floragafir, nel quartiere 2. Sempre l’anno scorso, era stata avanzata dal sindaco Dario Nardella la possibilità dell’ex caserma Gonzaga, una proposta tramontata sul nascere.
Non solo preghiere
Il 12 giugno il Polimoda aveva in programma una sfilata nello stabile Rischio cortocircuito?