Tramvia, aeroporto, buche Il manuale di Nardella per il bis
Il sindaco riunisce gli eletti Pd: «Sarà un anno difficile, ecco come rispondere alle critiche»
«Sarà un anno difficile, prepariamoci». Martedì scorso, circolo delle tre Pietre, quartiere 5, in periferia. Il sindaco Dario Nardella parla ai consiglieri comunali, ai consiglieri di quartiere, alcuni militanti e coordinatori di circolo Pd e dà l’avvio alla sua campagna elettorale. Ad un anno dalle elezioni amministrative, dopo 4 anni di governo della città, il sindaco ha cominciato già a lavorare per la battaglia in vista del secondo mandato. Un incontro a cui non è stata data nessuna pubblicità, anche perché non è stata solo una «chiamata alle armi» nei confronti dei fedelissimi. Era l’occasione per impostare un lavoro. «Non ci sono solo i social», l’appello del sindaco. Il Pd è «l’unico partito che ha ancora tanti volontari, una rete, i circoli». E questa rete che ha portato ad un «buon risultato elettorale» nella città, nonostante il disastro generale delle elezioni politiche. Bisogna ripartire «dall’ascolto e dal confronto» con i cittadini. Ma ai cittadini qualcosa bisogna dire, bisogna conoscere. E così, ecco in mano (e nelle mail) dei sessanta partecipanti, tre testi per affrontare qualunque discussione (secondo Nardella &C.) su tramvia, aeroporto, buche nelle strade. E la proposta di legge per l’educazione civica nelle scuole.
Parafrasando Gramsci, intanto «studiate». Nei testi ci sono 11 domande (tra le principali contestazioni ai tre progetti) e le risposte da dare. Sul tram, si va dai ritardi dei binari delle linee 2 e 3 fino ai tempi di percorrenza, dai costi agli orari di servizio (venerdì e sabato fino alle 2 di notte, per esempio). Fino all’ultima polemica, quella sui pali, sulla quale il documento — che si presenta come i consigli utili sul web, le «faq» (frequently asked questions, domande frequenti) — spiega che «il progetto è stato presentato e approvato in tutte le sue parti e, al momento, non c’è necessità di modificarlo» visto che per farlo occorrono «tempi, procedure e soprattutto ingenti investimenti oltre alla necessità di nuovi cantieri in città». I tram a batterie o alimentati dal basso «sono soluzioni molto costose che non hanno ancora una valutazione sul lungo periodo» e comunque «una volta che il sistema tramviario sarà in pieno esercizio, sarà possibile valutare eventuali migliorie».
Nardella, arrivato all’incontro con la vicesindaca Cristina Giachi e gli assessori Federico Gianassi, Giovanni Bettarini, Lorenzo Perra, scrive la risposta (seconda lui giusta) a fornire gli strumenti per bloccare sul nascere polemiche che, nell’ultimo anno di campagna elettorale, possono essere ferali: come quella appunto dei pali. E nell’incontro, Nardella ha spiegato ad eletti e compagni di partito che, dopo aver studiato, è necessario «agitarsi» (sempre parafrasando Gramsci). E cioè: «Non ci sono solo i social», insomma occorre «stare sul territorio» e parlare con la gente. Così si può fare la differenza, sostiene Nardella. All’incontro erano presenti, oltre a diversi consiglieri comunali, anche i presidenti dei quartieri come Michele Pierguidi (quartiere 2) e Cristiano Balli (quartiere 5). L’ultimo pezzo però del lancio «gramsciano» della campagna elettorale manca: cioè l’organizzazione. Su quel fronte, ancora, la «macchina» non è partita: la presenza di comitati, l’organizzazione di liste civiche non sono stati all’ordine del giorno dell’incontro di martedì scorso. Così come il ruolo dei circoli, che è invece stato oggetto di discussione in un altro incontro. Cioè nell’assemblea del Pd che si è svolta lunedì scorso: con qualche polemica tra alcuni parlamentari che criticavano per le poche attività organizzate e i circoli che ribattevano che per alcuni di loro era difficile farle dopo alcune scelte di voto come quelle su Ius Soli o sui diritti civili.
L’appello
Non ci sono soltanto i social network State tra le persone, ascoltatele e confrontatevi con loro