Botte agli anziani, gli assistenti accusati: «Stressati dai turni»
Dopo lo choc Allontanata la cooperativa che lavorava nella struttura
Erano stressati per i turni di lavoro massacranti e che solo per questo motivo hanno offeso e malmenato gli anziani ospiti della casa di cura. O per lo meno è quello che hanno detto tre dei sei indagati durante gli interrogatori di garanzia che si sono svolti ieri davanti al gip Giampiero Borraccia di Arezzo: i sei operatori socio sanitari, 5 donne e un uomo, della casa di riposo di Castel San Niccolò, sono tutti destinatari di una misura dell’interdizione dall’esercizio della professione proprio nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte violenze agli anziani ospiti della struttura, riprese dalle telecamere dei carabinieri della Compagnia di Bibbiena, coordinati dal procuratore Roberto Rossi e dal sostituto Marco Dioni. Gli altri tre indagati, invece, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Da parte dei legali non è stata chiesta la revoca dell’ordinanza. L’inchiesta conta anche un settimo indagato, non raggiunto però da alcun provvedimento disposto dal gip. I tre indagati che hanno deciso di parlare si sono comunque detti «pentiti». Intanto è stata allontanata la cooperativa che opera all’interno della struttura. Antonio Fani, vicesindaco di Castel San Niccolò, che è anche proprietario della struttura ha fatto sapere che già domani si terrà un incontro in Casentino con le famiglie degli ospiti. Lunedì prossimo invece sarà preparata una gara di affidamento per ripartire da capo col servizio.