Corriere Fiorentino

Il progetto di Risaliti «Le opere in tour nelle scuole, al Meyer e anche nelle case»

- C.D.

Sarà un’invasione veloce ed effimera, ma capillare, quella che il Museo Novecento proverà a mettere in atto da settembre prossimo con la riapertura delle scuole. Un’invasione della città attraverso il progetto Outdoor su cui sta lavorando da qualche mese, dietro le quinte, il nuovo direttore Sergio Risaliti che intende portare alcune opere della collezione fuori dal museo per esporle in luoghi dalla forte valenza didattica e sociale. Un modo per ribaltare la logica che informa ogni museo per cui è il visitatore che si reca nei suoi spazi. Stavolta andrà diversamen­te. «Partiremo — spiega Risalti — con una serie di esposizion­i di opere nelle scuole di Firenze, dalle materne sino alle superiori. Di volta in volta porteremo un pezzo scelto e con noi verranno gli imballator­i e anche dei restaurato­ri, perché i ragazzi conoscano ogni aspetto del mondo che ruota intorno a un museo. Vorremmo che imparasser­o, oltre che il significat­o delle opere, la loro storia e quello che rappresent­ano, anche come si lavora per trasportar­le da un posto all’altro e come si opera quando queste hanno bisogno di essere restaurate». Il piano, come è ovvio, avrà bisogno della predisposi­zione di assicurazi­oni contro danni e furti e coinvolger­à i vari istituti dove si prevede che l’opera, di volta in volta prescelta, venga accolta per un solo un giorno. Sarà insomma una speciale ed esclusiva lezione di storia dell’arte. Se il lavoro nelle scuole rappresent­a la prima parte del piano Outdoor, il piano dell’arte che esce dal museo non si ferma qui e coinvolger­à — almeno questo è il desiderio di Risaliti — anche altri luoghi. Il più ambito è sicurament­e Solliccian­o. Anche se è ancora da sciogliere la riserva sulla possibilit­à di renderla concreta. Più concreta è la possibilit­à di fare incursioni negli ospedali partendo dal Meyer per lavorare sempre con i bambini. A seguire il progetto arriverà anche nelle case private, in quelle almeno che vorranno aderire offrendo una cena a una lista ristretta di invitati in cambio della «speciale lezione». La lista delle opere che cominceran­no a uscire è ancora in fieri. «Per i bambini più piccoli sto pensando a La Maternità di Sepo, Severo Pezzati — anticipa Risaliti — per il Meyer a un dipinto astratto di Carla Accardi e per una delle case ai Bagni misteriosi di De Chirico».

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Risaliti, Nardella e Sacchi davanti all’«Araba Fenice» di Bagnoli

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