La Fiorentina sconfitta anche dal Sassuolo L’Europa ora si complica
In dieci dopo mezz’ora, i viola si spengono dopo il gol vittoria di Politano Pioli: «Non siamo stati all’altezza, ma l’arbitro è stato troppo severo». Si complica la corsa all’Europa
Cercasi Fiorentina disperatamente. Al Mapei Stadium infatti, non s’è vista. Lenta, ingenua e senza idee la squadra viola si è fatta battere dal Sassuolo operaio di Iachini grazie a un gran gol di Politano, l’unico dei 22 in campo che abbia fatto vedere qualche giocata degna di applausi.
Dopo la grande rincorsa e l’entusiasmo delle sei vittorie di fila, la squadra di Pioli si è fermata di colpo. Una frenata mentale prima ancora che fisica, perché il lungo trotterellare di ieri è la fotografia di una squadra svuotata di quell’ardore che aveva compattato tutto e tutti dopo la tragedia Astori e trascinato la Fiorentina fino alle porte dell’Europa League: «Non siamo stati all’altezza — ammette Pioli — ci è mancato ritmo e abbiamo sbagliato troppi passaggi». Il sabato emiliano insomma è da profondo rosso, come la maglia indossata da Chiesa e compagni e come il cartellino sventolato sotto il naso dello sventurato Dabo, espulso (con un pizzico di severità di troppo) dopo appena mezzora per un doppio giallo a dir poco evitabile: «L’espulsione? L’arbitro — aggiunge, sarcastico, Pioli — mi ha detto che era quasi da rosso già il primo fallo. Però ci ha dato il colpo di grazia perché giocare due partite di fila in 10 è molto dura». Già abulica e zeppa di riserve, la Fiorentina in inferiorità numerica ha smesso di crederci e lasciato campo ai contropiede di Berardi e Politano: proprio Politano, allo scadere del primo tempo, si inventa un gran tiro a girare e regala tre punti d’oro a Beppe Iachini.
Prima dell’intervallo, i viola protestano per un brutto fallo di Berardi su Dragowski in uscita, ma Irrati, con l’aiuto del Var, si limita a un cartellino giallo. Il problemi viola però sono altri. In attacco infatti la Fiorentina è zero assoluto, con Falcinelli impalpabile e Chiesa (capitano per una manciata di minuti nella ripresa) stanco, nervoso e mai capace di superare in dribbling i terzini neroverdi. Nel primo tempo i viola non tirano mai in porta, mentre nel secondo ci provano un po’ di più ma sempre in modo confuso e mai pericoloso.
In più, i sei cambi fatti da Pioli rispetto a mercoledì hanno messo in mostra tutti i limiti della rosa viola: la panchina (e questa non è certo una novità) non è all’altezza e quando serve ruotare gli uomini per gestire le forze, i nodi vengono al pettine. Nel finale il mister prova a mischiare le carte, rischia le due punte, toglie Saponara e poi addirittura Chiesa, ma il risultato è sempre lo stesso. Anzi, nel finale Dragowski salva su Politano ed evita lo 0-2. La peggior Fiorentina degli ultimi mesi dunque subisce la seconda sconfitta di fila alla fine di una settimana (un punto in tre partite) nella quale probabilmente ha buttato via l’occasione per prendersi l’Europa, anche se la sconfitta del Milan di ieri a San Siro lascia aperta qualche chance. Mancano ancora quattro giornate alla fine del campionato.