Corriere Fiorentino

La Fiorentina sconfitta anche dal Sassuolo L’Europa ora si complica

In dieci dopo mezz’ora, i viola si spengono dopo il gol vittoria di Politano Pioli: «Non siamo stati all’altezza, ma l’arbitro è stato troppo severo». Si complica la corsa all’Europa

- Leonardo Bardazzi

Cercasi Fiorentina disperatam­ente. Al Mapei Stadium infatti, non s’è vista. Lenta, ingenua e senza idee la squadra viola si è fatta battere dal Sassuolo operaio di Iachini grazie a un gran gol di Politano, l’unico dei 22 in campo che abbia fatto vedere qualche giocata degna di applausi.

Dopo la grande rincorsa e l’entusiasmo delle sei vittorie di fila, la squadra di Pioli si è fermata di colpo. Una frenata mentale prima ancora che fisica, perché il lungo trotterell­are di ieri è la fotografia di una squadra svuotata di quell’ardore che aveva compattato tutto e tutti dopo la tragedia Astori e trascinato la Fiorentina fino alle porte dell’Europa League: «Non siamo stati all’altezza — ammette Pioli — ci è mancato ritmo e abbiamo sbagliato troppi passaggi». Il sabato emiliano insomma è da profondo rosso, come la maglia indossata da Chiesa e compagni e come il cartellino sventolato sotto il naso dello sventurato Dabo, espulso (con un pizzico di severità di troppo) dopo appena mezzora per un doppio giallo a dir poco evitabile: «L’espulsione? L’arbitro — aggiunge, sarcastico, Pioli — mi ha detto che era quasi da rosso già il primo fallo. Però ci ha dato il colpo di grazia perché giocare due partite di fila in 10 è molto dura». Già abulica e zeppa di riserve, la Fiorentina in inferiorit­à numerica ha smesso di crederci e lasciato campo ai contropied­e di Berardi e Politano: proprio Politano, allo scadere del primo tempo, si inventa un gran tiro a girare e regala tre punti d’oro a Beppe Iachini.

Prima dell’intervallo, i viola protestano per un brutto fallo di Berardi su Dragowski in uscita, ma Irrati, con l’aiuto del Var, si limita a un cartellino giallo. Il problemi viola però sono altri. In attacco infatti la Fiorentina è zero assoluto, con Falcinelli impalpabil­e e Chiesa (capitano per una manciata di minuti nella ripresa) stanco, nervoso e mai capace di superare in dribbling i terzini neroverdi. Nel primo tempo i viola non tirano mai in porta, mentre nel secondo ci provano un po’ di più ma sempre in modo confuso e mai pericoloso.

In più, i sei cambi fatti da Pioli rispetto a mercoledì hanno messo in mostra tutti i limiti della rosa viola: la panchina (e questa non è certo una novità) non è all’altezza e quando serve ruotare gli uomini per gestire le forze, i nodi vengono al pettine. Nel finale il mister prova a mischiare le carte, rischia le due punte, toglie Saponara e poi addirittur­a Chiesa, ma il risultato è sempre lo stesso. Anzi, nel finale Dragowski salva su Politano ed evita lo 0-2. La peggior Fiorentina degli ultimi mesi dunque subisce la seconda sconfitta di fila alla fine di una settimana (un punto in tre partite) nella quale probabilme­nte ha buttato via l’occasione per prendersi l’Europa, anche se la sconfitta del Milan di ieri a San Siro lascia aperta qualche chance. Mancano ancora quattro giornate alla fine del campionato.

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Dabo esce dal campo dopo il secondo cartellino giallo

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