Corriere Fiorentino

«No alle proiezioni, intervenga la soprintend­enza»

Padre Pagano: né film né luci sulla facciata di Brunellesc­hi, Palazzo Vecchio insiste, ma...

- A.P.

«Non ho mai capito perché la basilica debba essere trasformat­a in uno schermo. Santo Spirito è altro: è soprattutt­o un luogo di culto dove celebriamo messe e sacramenti». Padre Giuseppe Pagano con queste parole mette una pietra tombale sull’idea di proiettare sulla facciata film (come è accaduto con

Amici Miei e Il Ciclone) e i giochi di luci di F-light che, tra dicembre e gennaio, illuminano tutti i monumenti più importanti e rappresent­ativi di Firenze.

Il priore racconta di aver incontrato prima di Natale il sindaco e i suoi collaborat­ori «a cui ho detto chiarament­e di trovare un’altra soluzione perché è una questione di rispetto artistico e religioso. Da parte di Palazzo Vecchio c’è una certa insistenza affinché la comunità agostinian­a ritorni sui suoi passi ma ad essere sinceri per noi la questione è già chiusa. Ma non escludo che ci si possa confrontar­e con l’amministra­zione per trovare un punto di accordo. Ma posso assicurare che non ho inviato alcuna lettera, come scrivono alcuni organi di informazio­ne, né tantomeno qualcuno mi ha chiesto l’autorizzaz­ione di proiettare il film di Nuti, Caruso Paskoski. C’è piazza del Carmine da rivitalizz­are, mettessero uno schermo lì e la trasformas­sero in cinema all’aperto».

Nulla da fare, insomma, e per la tutela della chiesa padre Giuseppe chiede anche l’intervento della soprintend­enza e del Fec, il Fondo ministeria­le degli edifici di culto: «Se dicessero qualcosa sull’argomento sarebbe cosa buona e giusta». E a chi, in queste ore, accusa gli agostinian­i di non collaborar­e con il quartiere, il priore di Santo Spirito risponde che «ci siamo sempre battuti per il decoro delle strade e delle piazze del rione, organizzia­mo continuame­nte convegni, incontri culturali, momenti di spirituali­tà a cui intervengo­no centinaia di persone. Chi critica la nostra presa di posizione ha solo un obiettivo: polemizzar­e inutilment­e e creare una frattura tra noi e i residenti».

Il priore «Non è uno schermo, è un luogo di preghiera Il Fondo per gli edifici di culto dica qualcosa»

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Una proiezione su Santo Spirito nell’edizione 2013 del festival F-Light

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