Corriere Fiorentino

Adv: «Ora non bisogna mollare, senza Astori nulla come prima»

Il patron in tribuna: «Costruirem­o una squadra ogni anno più forte»

- DAL NOSTRO INVIATO Leo.B.

Da Sassuolo a Sassuolo, un anno dopo. Andrea Della Valle è tornato a seguire la Fiorentina in trasferta proprio nello stadio in cui, nella primavera scorsa, aveva sfogato tutta la sua rabbia per i fischi della curva viola e annunciato il famoso «passo indietro».

Stavolta il clima è molto diverso, perché il ritorno di Adv è il segnale che qualcosa nella Fiorentina sta cambiando per davvero e perché in tribuna, accanto al patron, c’erano i genitori di Davide, Renato e Anna, il fratello Bruno e i nipoti. La famiglia Astori (invitata dalla Fiorentina) ha pranzato con il patron e il presidente Mario Cognigni e poi ha seguito la partita allo stadio. Peccato per il risultato, ma il coro «Davide Astori» lanciato dai duemila tifosi viola e applaudito da tutto il Mapei Stadium, è valso, da solo, il viaggio: «Questo dramma ha ricompatta­to l’ambiente — dice Della Valle prima di lasciare lo stadio — senza Astori niente sarà più come prima, ma dobbiamo prendere questa occasione per ricomincia­re tutti insieme, mettiamoce­la tutta, io ci proverò con tutto me stesso. La mia promessa è quella di creare una Fiorentina che ogni anno possa lottare almeno per l’Europa League. Gli introiti dell’anno prossimo aumenteran­no e ci aiuteranno a costruire una squadra all’altezza».

Eccolo dunque il doppio messaggio di Andrea Della Valle, che da una parte tende la mano ai tifosi e dall’altra promette di costruire una squadra più forte, in grado di ambire tutti gli anni al sestosetti­mo posto in classifica: «Se incontrerò i tifosi? Valuteremo il da farsi, di certo i miei direttori hanno costruito un’ossatura importante. Io cerco di rispondere sempre coi fatti, non con le parole. A volte ci sono riuscito, altre meno, ma ripeto: la tragedia di Davide ci ha dato una grande possibilit­à da sfruttare».

Corvino già da tempo ha chiarito che il monte ingaggi sarà alzato e che il passivo di bilancio è roba passata. Senza eccessi dunque, sarà lecito aspettarsi una Fiorentina protagonis­ta sul mercato.

Anche perché dopo mesi passati sull’Aventino, i Della Valle sono tornati in prima linea: «Ma io ancora penso al presente — aggiunge Della Valle — stavolta non è andata bene, ma ci sono ancora quattro partite: la qualificaz­ione europea è ancora possibile, ora avremo la possibilit­à di riposare a giocare una grande partita domenica prossima. Ci dobbiamo credere, per noi stessi e per Davide. L’espulsione di Dabo ci ha condiziona­to, sul primo giallo però l’arbitro ha preso un abbaglio, anche Bryan mi ha detto di non averlo neppure toccato».

Rimangono ancora quattro partite e il patron non vuole che la squadra molli: «A fine partita sono entrato nello spogliatoi­o per dire ai ragazzi che devono crederci, stiamo cercando di riaprire un ciclo e conquistar­e un obiettivo che a inizio anno non era programmat­o. Se tutti insieme staremo dalla stessa parte, potremo fare grandi cose. Oggi come in futuro».

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Il tiro di Politano su cui il portiere viola non ha potuto far nulla
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Andrea Della Valle ieri in tribuna al Mapei Stadium di Reggio Emilia

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