Passa lo scudetto: scansiamoci, anzi no
Verso Fiorentina-Napoli. Tifosi divisi tra lo sgambetto alla Juve e la voglia d’Europa
«Scansiamoci» è il nuovo hashtag che impazza nel mondo del tifo viola. Dopo la vittoria del Napoli a Torino, il web si divide tra antijuventinità e voglia d’Europa. Pioli infatti è ancora in corsa per il settimo posto e a scansarsi non pensa proprio: «Vogliamo chiudere bene la stagione», dice. Intanto però è corsa al biglietto: a Napoli sono già esauriti i posti nel settore ospiti. Domenica si teme l’arrivo di 10 mila tifosi azzurri.
In paglia intrecciata a mano e in rafia artificiale e sintetica; in cotone, juta o carta, nei toni naturali o coloratissimi. Come sofisticate acconciature cariche di fiori e frutta o semplici a tesa larga con guarnizioni in seta. I cappelli delle aziende artigiane fiorentine ma anche le creazioni dei giovani designer dell’Istituto europeo di design e quelle dei bambini domani sono protagonisti del concorso «Il cappello più bello» in programma all’Ippodromo del Visarno all’interno della Corsa dell’Arno numero 191. Una gara nella gara che anche per la sua quinta edizione sostiene la causa della solidarietà impegnando parte del ricavato degli ingressi alla corsa e dei partecipanti al concorso del cappello a favore di Corri la Vita Onlus. «Una bellissima occasione per aiutarci a contribuire a realizzare e qualificare le strutture sanitarie di Firenze specializzate nella lotta contro il tumore al seno», ha ricordato Rosaria Frescobaldi parte del comitato dell’Associazione voluta nel 2003 da Bona Frescobaldi. Per prendere parte al concorso si dovrà indossare un cappello dei maestri artigiani fiorentini, parte del consorzio il Cappello di Firenze, ma andrà bene anche una propria creazione. Inoltre accanto alle signore ci saranno quest’anno i bambini e i ragazzi. «È una bella novità — ha spiegato Giuseppe Grevi presidente del Consorzio del Capello di Firenze e titolare della omonima maison — Puntiamo sempre di più a stringere un rapporto con la città e connotare il nostro appuntamento come momento divulgativo, solidale e democratico. A differenza di analoghe manifestazioni anglosassoni portiamo avanti la voglia di far conoscere le peculiarità della modisteria made in Florence che rispetto a quella inglese è meno spettacolare ma vanta uno studio e una portabilità maggiore, oltre all’uso sapiente dei materiali». Valori da comunicare anche alle giovani leve della moda. A prendere parte al concorso sono così chiamati gratuitamente tutti gli stu-
denti di moda «con un cappello da loro disegnato e realizzato» e una classe dello Ied Firenze, partner dell’evento, farà sfilare una serie di copricapi realizzati nei laboratori delle aziende del consorzio. «Per tutti loro — continua Grevi — saranno in palio tre premi in denaro dai 500 euro per il primo classificato ai 150 per il terzo posto». Spazio quindi ai giovani dai 6 ai 14 anni. «Per quaranta di loro – spiega Sara Meucci dell’azienda di cappelli Memar di Firenze — la mattina (ore 10) organizziamo un laboratorio ad hoc in modo che possano creare giocando un loro personale copricapo con cui prendere parte nella nuova categoria Junior al concorso».