Corriere Fiorentino

Sindaci, così ai nastri di partenza Siena da record: dieci candidati

A Massa Volpi (in carica) vince le primarie del centrosini­stra. A Pisa il M5S aspetta Di Maio

- Mauro Bonciani

Con le primarie del centrosini­stra che a Massa hanno incoronato candidato il sindaco uscente Alessandro Volpi si è quasi completato il mosaico delle principali sfide alle prossime amministra­tive. Le partite più attese sono quelle dei capoluoghi Massa, Pisa e Siena, insieme con gli altri tre Comuni sopra i 15 mila abitanti chiamati al voto il prossimo 10 giugno (con l’eventuale ballottagg­io il 24 giugno): Campi Bisenzio (Firenze), Pescia (Pistoia) e Pietrasant­a (Lucca). In tutto, i Comuni toscani al voto per il sindaco sono 21.

A Massa le primarie di coalizione domenica hanno registrato la vittoria del sindaco Volpi, appoggiato dal Pd, con 2.123 preferenze contro le 864 di Simone Ortori, unico altro in lizza e la consultazi­one (che ha suscitato qualche polemica per il fatto che un sindaco al primo mandato ci si sia dovuto sottoporre) è stata promossa da Pd, Articolo Primo, Arancioni per Massa, Pri, Articolo Uno, Lavoro Etica Sviluppo, Alternativ­a Radicale, Associazio­ne Massa Città d’Europa, Associazio­ne LabDem Massa Carrara. Il centrodest­ra, dopo qualche tensione ha ritrovato l’unità dopo 24 anni su Francesco Persiani, avvocato, appoggiato dalla Lega, e sogna di conquistar­e per la prima volta dal dopoguerra la città apuana, mentre il M5S schiera la consiglier­a comunale Luana Mencarelli. Centrodest­ra unito anche a Siena, in appoggio a Luigi De Mossi, avvocato che avrà a sostegno anche una propria lista civica, mentre i grillini mettono in campo l’architetto Luca Furiozzi, e Pd e il centrosini­stra dopo mesi di malumori e divisioni (e un tentativo di primarie poi andato a vuoto) è al fianco del sindaco uscente Bruno Valentini. Nella città del Palio i candidati sono comunque già a quota dieci ed il ballottagg­io sembra così quasi inevitabil­e.

Quadro complesso ancora di più a Pisa, città dove il Pd in grande difficoltà alla fine ha rinunciato alle primarie ed ha fatto sua la candidatur­a di Andrea Serfogli, assessore della giunta Filippesch­i sceso in pista autonomame­nte da tempo. Sulla campagna elettorale di Serfogli pesa una gigantesca incognita, dopo lo scontro tra il partito e il sindaco, principale sponsor del suo assessore. Schermagli­e anche nel centrodest­ra, con Forza Italia che ha però finito per dire sì a Michele Conti, presidente del Consorzio Agrario, sostenuto da Lega e Fdi. Non c’è ancora il candidato ufficiale del M5S, con i due meetup storici che hanno candidato Giulio Lisanti e Gabriele Amore, in attesa che Di Maio decida a chi sarà concesso il simbolo a cinque stelle o che si tenga una consultazi­one online. Giochi fatti a Campi e Pietrasant­a, per i principali schieramen­ti. Nella dell’hinterland fiorentino il sindaco uscente Emiliano Fossi, Pd, corre contro l’ex Verde ora M5S Paolo Della Giovanpaol­a, contro Maria Serena Quercioli per il centrodest­ra unito, e contro l’ex sindaco Ds Adriano Chini. A Pietrasant­a solo giovedì il centrodest­ra ha trovato l’unità su Alberto Giovannett­i, uomo di Forza Italia vicino all’ex sindaco Mallegni, mentre la Lega ha accettato che la sua candidata Elisa Bartoli sia la vice sindaca se la coalizione vincerà. Il centrosini­stra da tempo punta su Ettore Neri e il M5S su Nicola Briganti, ma conta in un buon risultato Daniele Mazzoni, ex vice di Mallegni, esponente di Forza Italia che corre con una sua lista civica. A Pescia infine il sindaco uscente, Oreste Giurlani, Pd, indagato per peculato, correrà con una sua lista mentre il Pd deve ancora trovare il candidato; Lega, FI e FdI corrono con Francesco Conforti, medico, ex socialista poi passato al centro destra, mentre M5S ha proposto Marco Ardis.

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