Corriere Fiorentino

Il caos della movida molesta, le urla all’alba delle comitive E negli hotel spuntano i tappi

- A.P.

C’è chi li usa da mezzanotte alle 4 del mattino come rimedio alla movida molesta, e chi invece è costretto a metterli dalle 6, quando le comitive appena scese dai pullman passano sotto le finestre, con un cicaleggio eccitato per aver appena iniziato il loro tour (de force). Negli alberghi di lusso fiorentini (quelli da 250 euro a notte per intenderci), oltre alle classiche dotazioni da camera (acqua, caffè, tè, biscotti) da qualche tempo i clienti trovano anche i tappi per le orecchie.

Un escamotage per evitare di discutere, nel cuore della notte o all’alba, con ospiti che non riescono a dormire ma anche per parare commenti negativi sui social. La residenza d’epoca Palazzo Guadagni, per esempio, in piazza Santo Spirito, è uno di quegli hotel che fa largo uso di tappi, e non è difficile capirne i motivi. Per insonorizz­are le camere le hanno provate tutte, anche le doppie finestre, perché i doppi vetri non erano più sufficient­i. Tutto inutile, «dal giovedì alla domenica, scattata la mezzanotte, qui accade di tutto. Avremmo voluto aggiungere anche i doppi infissi all’esterno ma abbiamo incontrato molte difficoltà — dice il titolare, Ferdinando Budini Gattai — Ho chiesto aiuto al Comune, alla polizia municipale, a tutti quelli che potessero darci una mano, ma ci è stato detto che da mezzanotte alle 4 le forze dell’ordine smontano dal servizio e non possono avere un presidio fisso in piazza. Quello della mala movida è un problema che Palazzo Vecchio non vuole e non riesce a risolvere».

Qualche mese fa il proprietar­io di Palazzo Guadagni si è fatto carico anche di una spesa aggiuntiva per cercare di governare il caos che nei weekend va in scena sotto le finestre della sua residenza: «Avevamo delle guardie volontarie, ma poco dopo ho dovuto rinunciarc­i a causa di un conflitto sul controllo del territorio. Questa zona è migliorata dal punto di vista della criminalit­à: non ci sono più scippi, furti e spaccio. Ma è peggiorata per quanto concerne rumore, vivibilità e consumo di alcol».

Se in piazza Santo Spirito, dunque, senza tappi non si dorme, in piazza Piave, all’Home Hotel Florence, senza tappi alle orecchie c’è il rischio di alzarsi all’alba. «Un problema — affermano i concierge — che interessa solo le camere poste ai piani bassi e a determinat­e ore, attorno alle 6,30, quando in viale Giovine Italia arrivano decine e decine di bus per scaricare migliaia di turisti che passano attorno al nostro hotel per andare verso Santa Croce». E non è un bel suono quello che arriva dalla strada: urla, schiamazzi, fischi, guide che parlano al megafono e bimbi che piangono a dirotto. «Di contro, di notte si dorme benissimo perché questa non è una zona in cui ci sono locali e quindi non c’è bivacco. Gli unici grattacapi li abbiamo quando sbarcano i gruppi, soprattutt­o cinesi, che si muovono in massa e fanno rumore. Tra i nostri clienti c’è chi non dice nulla e chi giustament­e si lamenta. Eppure per risolvere il problema basterebbe che i visitatori percorress­ero i lungarni invece che le strade interne . Abbiamo provato a mediare, nulla da fare». La solita storia.

In Santo Spirito Abbiamo chiesto aiuto, ci hanno detto che da mezzanotte alle 4 le forze dell’ordine smontano

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I tappi per le orecchie forniti all’«Home Hotel». A destra quelli di Palazzo Guadagni

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