I sindaci: se non lo fanno poi non vengano da noi...
La mossa del Pd sulla «economia circolare» è letta dai sindaci in modo diverso. Per Alessandro Ghinelli è un «fatto strumentale, alla ricerca del consenso», mentre i primi cittadini dem difendono il riuso e riciclo, ma chiedono che si faccia il termovalorizzatore di Case Passerini. E Nogarin (M5S) sfida il Pd: «Benvenuti nel mondo reale».
«Trovo questo cambio di rotta del Pd assolutamente strumentale, senza razionalità». Alessandro Ghinelli sindaco di Arezzo, eletto alla guida di una coalizione di centro destra, boccia Pd ed alleati.
Sindaco, cosa non la convince?
«Non condivido assolutamente l’idea di non fare termo valorizzatori, questo cambio di rotta alla ricerca solo di consenso in un momento per loro difficile. È ovvio che ridurre la produzione di rifiuti e aumentare la raccolta differenziata va benissimo, ma resta sempre un residuo da smaltire che non si può riutilizzare».
Cosa fare allora?
«L’Italia, e la Toscana in particolare, dagli anni ‘70 agli anni ‘90 ha puntato sulle discariche, ma queste lasciano una pesante eredità. L’Ue oggi vuole termo valorizzatori e noi siamo in ritardo. Servono impianti nuovi di termo valorizzazioni e il miglioramento di quelli esistenti. E spesso le sostanze riciclate diventano un costo e non una risorsa, perché non c’è mercato e finiscono in discarica».
Case Passerini va fatto?
«È inevitabile. Se non lo fanno che pensano, di inviare i rifiuti a me? Io li gestisco anche ma è la stessa norma regionale che impone alle macro zone di essere autosufficienti e la zona del centro Toscana non lo è già oggi».
Arezzo ha un impianto, a San Zeno; come lo gestisce?
«Il termo valorizzatore nasce all’inizio del 2000 e abbiamo aumentato la temperatura di combustione ad oltre 900 gradi, impedendo così che si formi la diossina, e messo nuovi filtri per abbattere il particolato fine. Non solo, con l’energia prodotta riscaldiamo serre».
Come è il rapporto con i cittadini su un tema così delicato?
«Ci sono gli irriducibili del no. Ma il rapporto è buono, basato su trasparenza, informazione e visite all’impianto così che si possa vedere che non è una “macchina satanica” ma un impianto moderno ed efficiente».
Ghinelli Il nostro termovalorizzatore funziona, ci scaldiamo le serre