Artigiani come cura, ma il laboratorio è a rischio
Villa Lorenzi, il progetto per tossicodipendenti lancia un crowdfunding insieme alla Coop
I giovani tossicodipendenti lavorano per diventare artigiani e riscoprono se stessi. È il senso del laboratorio di falegnameria e restauro promosso da Villa Lorenzi, la comunità semiresidenziale fiorentina che accoglie persone con problemi di dipendenza da alcol, droghe, azzardo.
«I nostri ragazzi — ha detto la presidente di Villa Lorenzi Zaira Conti — attraverso il lavoro che li gratifica e attraverso l’aiuto di professionisti del settore, scoprono dentro di loro qualcosa di bello che gli altri non gli hanno mai fatto vedere, neppure i genitori, spesso la prima causa del disagio dei giovani d’oggi. I laboratori artigianali risvegliano nei partecipanti il piacere di progettare, la creatività e la voglia di trovare soluzione ai problemi». Adesso però, dopo anni di virtuosa esperienza, il laboratorio rischia di chiudere per mancanza di fondi. Difficile continuare a pagare gli artigiani professionisti che accompagnano il lavoro dei giovani. Così Villa Lorenzi lancia un crowdfunding per continuare l’esperienza. L’obiettivo è raccogliere 10 mila euro in 40 giorni. C’è tempo fino al 23 giugno. Il crowdfunding è promosso attraverso il sostegno e il coordinamento della Fondazione «Il Cuore si scioglie» di Unicoop Firenze, che raddoppierà le donazioni ricevute. Il progetto è sostenuto anche dai Postini Fiorentini, l’azienda di servizi postali che consegnerà gratuitamente a Firenze le ricompense di Villa Lorenzi per le persone che doneranno su Eppela. I fondi saranno raccolti sia sulla piattaforma digitale Eppela, sia attraverso incontri, cene ed eventi promossi dalla sezione soci Coop Firenze Nord Ovest. Primo appuntamento in programma, quello di domenica 27 maggio al teatro Puccini con la commedia teatrale «Vacanze forzate» di Antonella Zucchini.«Villa Lorenzi è un’istituzione sul fronte del disagio giovanile», ha detto Claudio Vanni, consigliere della Fondazione «Il Cuore si scioglie». Per info e donazioni www.eppela.com/progettipensaticonilcuore.
Servono 10 mila euro
«Con il lavoro che li gratifica i ragazzi scoprono il piacere di progettare, la voglia di essere creativi e di trovare soluzioni ai problemi»