Livorno, il prof sul ballatoio ma il cartongesso cede Vola giù per quattro metri
Un caso alla scuola Vespucci-Colombo di Livorno
Tanto spavento all’istituto superiore Isis Vespucci-Colombo di Livorno, dove ieri un professore è caduto dal ballatoio di cartongesso di un’aula facendo un volo di quasi 4 metri. Ricoverato al pronto soccorso, ha riportato un trauma cranico e diverse escoriazioni, oltre alla frattura della scapola e di alcune costole. Era da poco cominciata lezione quando gli studenti hanno cominciato a lamentarsi del troppo caldo. Così il professore di diritto ed economia, Marco Cannito di 62 anni (consigliere comunale e capogruppo di Città Diversa) ha deciso di andare ad aprire le finestre che si trovano in una zona interdetta al passaggio e segnalata da alcuni cartelli di divieto.
Il professore ha scavalcato la ringhiera ed è salito su un ballatoio fatto di cartongesso, che ha ceduto. Il docente è franato al piano di sotto, dopo un volo di circa 4 metri, all’interno dell’Aula Magna. «Era la prima ora quando il nostro collega di diritto aveva iniziato da poco la lezione ad una classe seconda all’interno dell’aula multimediale — spiega la professoressa Antonella Simoncini — hanno chiesto all’insegnante di poter aprire la finestra che è divisa dall’aula da un ballatoio fatto di cartongesso, e da poco ristrutturato, ma interdetto al passaggio proprio perché fragile. L’operazione solitamente è effettuata tramite un braccio meccanico da un collaboratore scolastico. Il professore, però, dopo aver provato ad aprire con il braccio di ferro l’anta della finestra, si è avventurato a piedi sul ballatoio che è franato sotto le sue scarpe. Per fortuna le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni». Per accedere alle finestre bisogna prima aprire una porta che riporta la scritta «vietato l’ingresso» e poi si arriva alla ringhiera che divide la parte stabile dal pavimento di cartongesso.
Paura anche per gli studenti che in quel momento erano in aula e hanno sentito le grida del loro insegnante. Qualcuno ha provato a chiamarlo ma in un primo momento non rispondeva. Poi si è sentita la sua voce e gli studenti hanno tirato un sospiro di sollievo. «Ci siamo spaventati — raccontano — abbiamo sentito le urla e abbiamo pensato al peggio».
Sull’incidente è intervenuto anche il sindaco di Livorno Filippo Nogarin con un post su Facebook: «Stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato lui a commettere un’imprudenza, recandosi in un posto in cui non avrebbe dovuto accedere, visto che sono in corso alcuni lavori di ristrutturazione. A scanso di equivoci, chiariamo subito che questa è una scuola superiore e la sua manutenzione è in capo alla Provincia. Ma il punto è un altro: il patrimonio scolastico del nostro paese ha un disperato bisogno di manutenzione e questo significa che gli investimenti non possono più essere rimandati».
Il consigliere e il sindaco Il docente è anche eletto in Consiglio comunale. Il sindaco Nogarin: «La scuola ha un disperato bisogno di manutenzione»