Carmignano conta i danni: due anni per ricostruire tutto
Carmignano, indagato l’autista del camion che ha distrutto il colonnato rinascimentale
«Spero che i lavori possano finire prima del ritorno del Pontormo», dice pieno di speranza il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti. «Il Pontormo» a cui si riferisce è il quadro de «La visitazione», chiamato con il nome del suo autore, che ha reso celebre la chiesa di San Michele e San Francesco in tutto il mondo. Il dipinto — ora a Firenze — è in prestito sino alla fine del 2019.
Il giorno dopo il crollo di una parte del colonnato della chiesa, contro cui è finito un camion per la raccolta dei rifiuti, la speranza di Prestanti rivela due aspetti: la possibilità che la facciata rinascimentale torni com’era e quella altrettanto concreta che servano molti mesi perché questo accada. I tecnici comunali parlano di «almeno due anni per fare tutto». Ciò che è stato fatto in queste ore serve a mettere le basi per una programmazione stringente: gli sforzi sono già proiettati alla ricostruzione. Fino a che c’è stata luce, lunedì scorso, i tecnici coordinati dalla Soprintendenza per le Belle arti hanno separato i materiali metallici dai frammenti della colonna (dal basamento e dai capitelli). Questi saranno riutilizzati, come stabilito dal sopralluogo che oltre agli esperti della Curia, assieme al responsabile della Soprintendenza Gabriele Nannetti, ha coinvolto l’assessore comunale e l’architetto Francesco Paoletti.
Una riunione operativa per stabilire il cronoprogramma potrebbe svolgersi già domani. «Da questo incontro — spiega Paoletti — dovrà scaturire il via libera per la messa in sicurezza, utile a coprire la chiesa dalle infiltrazioni d’acqua e a costruire ripari per chi deve operare. Dobbiamo evitare la formazione di ogni tipo di contenzioso. Sarebbe un’ottima notizia se per fine giugno tutto fosse a posto per cominciare». Ma non sarà semplice. L’azienda assicurativa di Alia, l’Unipol, deve trovare un perito specializzato nell’ambito dei beni culturali. Una volta che la controperizia dalla Soprintendenza sarà ultimata, Unipol dovrà trovare un accordo con la Curia: solo in quella fase si potrà scegliere una ditta specializzata nell’esecuzione di quei lavori per poterli affidare.
Sulla manovra dell’autista che ha abbattuto il colonnato sta indagando la Procura di Prato, che ieri ha aperto un fascicolo per «crollo colposo» iscrivendo nel registro degli indagati l’uomo. Il medico aziendale di Alia, società che gestisce la raccolta rifiuti nella Toscana centrale, valuterà nelle prossime ore se l’uomo è nelle condizioni psicologiche per riprendere a lavorare, ma non ci sono sanzioni lavorative all’orizzonte.
«Siamo contenti del clima collaborativo che si è creato: l’unico neo — conclude il sindaco Prestanti — è il mancato contatto con i vertici di Alia: da Firenze non è arrivata nemmeno una telefonata». Interpellata sul punto, l’azienda fa sapere che «presto saranno avviati i contatti».
Ricostruzione e polemiche
Il sindaco: «Da Alia non è arrivata neanche una telefonata» La replica dell’azienda rifiuti: lo faremo presto