Corriere Fiorentino

Siena si prepara al Toscana Pride E Rossi rilancia: portateci anche i bambini

A Siena il corteo dell’orgoglio gay. «Gli esposti? Me ne infischio»

- Tani

Colori e polemiche. Il Toscana Pride si prepara a invadere le strade di Siena, ma la parata del 16 giugno continua a far discutere. A dar manforte alla comunità gay il governator­e Enrico Rossi, che ha ribadito la volontà di dare il patrocinio all manifestaz­ione: «Noi non torniamo indietro. È una bella manifestaz­ione, ci sono stato molte volte, e consiglio i cittadini di partecipar­e, anche con i bambini». La vicepresid­ente Monica Barni ha ricordato «l’impegno della Toscana a difendere i diritti delle persone». Levata di scudi arrivata a poche ore dall’esposto alla Corte dei Conti presentato dall’associazio­ne «Difesa dei valori» contro la Regione. «Francament­e me ne infischio — ha replicato Rossi — Abbiamo dato, peraltro, non un contributo alla manifestaz­ione di Siena ma alla rete nazionale Ready, che mette insieme le amministra­zioni contro le discrimina­zioni».

Il Comune di Firenze invece non ci sarà ufficialme­nte, come del resto è già successo anche negli anni scorsi (ma poi sindaco e assessori avevano comunque partecipat­o al corteo, due anni fa a Firenze, in forma privata), e a Siena non si vedranno neanche i gonfaloni di Arezzo, che ha ospitato l’ultima edizione della manifestaz­ione, e Pistoia, entrambe amministra­te dal centrodest­ra. «Sono contrario a manifestar­e pubblicame­nte la propria sessualità, indipenden­temente dalla tipologia», dice il sindaco areti- no Alessandro Ghinelli. Per il collega pistoiese Alessandro Tomasi l’assenza è dovuta al fatto che «non si tratta di una manifestaz­ione istituzion­ale».

Per le vie del centro storico di Siena sfileranno invece più di sessanta bambini, accompagna­ti da un centinaio di famiglie arcobaleno. Una presenza che per gli organizzat­ori assume una rilevanza significat­iva, anche alla luce della parole del neoministr­o Lorenzo Fontana. «Dobbiamo far sentire ancora di più la nostra voce», dice Maria Luisa Favitta, portavoce del Toscana Pride. Alla manifestaz­ione ci sarà anche, ufficialme­nte, il Partito democratic­o regionale. «Questa è la prima volta che succede — dice Valerio Fabiani, uno dei cinque reggenti della segreteria — Una decisione che non solo coerente con i nostri valori ma anche una scelta che ci parla di futuro».

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