Corriere Fiorentino

Cambiare la scuola: il prof più in alto e altre nove regole Quattro punti di vista dopo la lettera aperta di Galli della Loggia al ministro dell’istruzione

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«Gentile signor ministro dell’Istruzione...». Ieri, sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia ha scritto un editoriale-lettera al neo ministro Marco Bussetti per sottoporgl­i dieci proposte sulla scuola: «Esse darebbero subito l’idea, mi sembra, che qualcosa sta veramente per cambiare nella scuola italiana». Un decalogo che non vuole tanto lanciare un nuovo modello organizzat­ivo, ma che intende seguire un filo conduttore preciso nel riportare al centro, anche nelle forme, il principio del primato del docente: gli spunti di Galli della Loggia partono dal rispetto dovuto all’insegnante, per arrivare alle responsabi­lità che spettano agli studenti (dal no agli smartphone, al divieto di occupare, fino alla responsabi­lizzazione dei ragazzi nella cura della scuola). Attraverso anche la proposta di escludere i genitori dalle rappresent­anze scolastich­e («demagogia») per frenare le ingerenze nel rapporto prof-studenti. Tra le proposte anche aperture pomeridian­e degli istituti e lo stop alle gite all’estero («che senso ha per un giovane italiano conoscere Berlino o Barcellona e non aver mai messo piede a Lucca o a Matera? L’Europa comincia a casa propria»). Abbiamo sottoposto il decalogo a un preside, un professore, un genitore e uno studente. Ecco le loro reazioni.

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