Via Maggio, chiude la libreria Clichy «Pochi clienti, non reggiamo»
Tommaso Gurrieri: «Non ce la facciamo più. In questa strada non c’è il passaggio della gente»
Non è solo una libreria, è anche una piccola casa d’arte con i suoi spazi aperti alle esposizioni. Ma la Clichy di via Maggio da tre anni diventata uno dei punti di riferimento dell’Oltrarno, chiude i battenti: l’addio è previsto per il 31 luglio. Il direttore editoriale della casa editrice, Tommaso Gurrieri, spiega i motivi che lo hanno portato a issare bandiera bianca: «Non ce la facciamo, siamo in pochi, l’impegno è troppo gravoso. E la risposta del pubblico non giustifica più l’investimento». Le Edizioni Clichy sono nate sei anni fa, e, spiega ancora Gurrieri, «la casa editrice ha molto apprezzamento a Roma e Milano. A Firenze, dove siamo nati, invece era molto meno nota e per questo tre anni fa abbiamo pensato di affermare la nostra presenza in città con uno spazio che, oltre ai libri, mettesse al centro anche l’arte. E abbiamo trovato un fondo bellissimo in via Maggio, che alla luce dei fatti si è dimostrato troppo bello». La libreria generalista, con i settori di narrativa, bambini, saggistica e arte, e tutta la collezione dei classici Clichy, non ha avuto il successo sperato. «La nostra priorità è e resta la casa editrice — dice ancora Gurrieri — Mentre ci siamo resi conto che in centro, fuori dal quadrilatero d’oro, una libreria non può funzionare. Via Maggio è una strada splendida, ma non c’è abbastanza passaggio di gente». La vicenda della Clichy sembra ricalcare la storia di molte botteghe artigiane e negozi di vicinato dell’Oltrarno che non godono del passaggio dei grandi flussi turistici, ma risentono comunque delle conseguenze del turismo di massa con l’addio dei residenti e l’avanzata degli Airbnb.
Al contrario, dice Gurrieri, «fuori dal centro, in periferia, ci sono librerie che funzionano, che lavorano molto bene. Malgrado la nostra priorità resti la casa editrice, se in futuro dovessimo trovare un piccolo fondo, non grande come quello attuale, a un prezzo accessibile, e necessariamente in periferia, potremmo decidere di riaprire». Sulle due grandi vetrine all’11 e al 13 rosso di via Maggio, inaugurate a settembre del 2015, sta per calare la saracinesca.
Le Edizioni Clichy, fondate a Firenze nel 2012, invece resistono, con le sue collane ispirate alla letteratura francofona: i classici Père Lachaise, la fiction americana Rive Gauche, le biografie Sorbonne, i saggi Bastille e molte altre, con autori classici come Apollinaire, Schniztler e Carroll, o contemporanei come Alberto Schiavone e Lauretta Colonnelli.