Corriere Fiorentino

Fiorentina in attesa dei rinforzi di qualità Pioli: «Senza fretta»

Una settimana a Moena con la squadra ancora incompleta La difesa è il reparto messo meglio, ma manca un altro portiere A centrocamp­o e in attacco si aspettano Pasalic e Pjaca

- Matteo Magrini

Le lancette corrono, e la metà di agosto si avvicina. Il 17 si chiuderà il mercato e, il giorno dopo, via al campionato con i primi anticipi. Manca un mese. Trenta giorni nei quali molto dovrà ancora succedere. Ritiro, mercato, Tas. La Fiorentina si gioca una triplice partita e, intanto, ha già mandato in archivio la prima settimana di lavoro sulle Dolomiti. La domanda, è: cosa resta da fare?

Portieri

Con Lafont, i viola, hanno il nuovo titolare. Ma non è tutto. Ceduto Cerofolini in prestito al Cosenza infatti, se ne andrà anche Dragowski. Prima di farlo andare però (si parla di accordo sulla parola con l’Espanyol) Corvino dovrà portare a casa un’alternativ­a. Rafael (svincolato) e Sorrentino (Chievo) restano i candidati più concreti.

Difesa

Con Ceccherini ed Hancko il direttore generale ha regalato a Pioli le alternativ­e che mancavano. Eppure, ci saranno ancora diversi movimenti. In entrata, e in uscita. Partirà (almeno) uno tra Diks e Venuti, mentre a sinistra si cercano acquirenti per Maxi Olivera. Non è da escludere però, che alla fine (ha richieste da Leganes e Parma) non sia Laurini, a destra, a far le valigie. Ecco perché Corvino continua a monitorare il mercato dei terzini destri.

Centrocamp­o

Perso Badelj, Pioli ha bisogno, il prima possibile, dell’erede. Soucek (Slavia Praga) resta il primo della lista, così come piace moltissimo Berge, classe ‘98 del Genk. Il guaio è che il club belga chiede non meno di 15 milioni. Forse troppi. In calo, invece, le quotazioni di Battaglia (Sporting). E poi Pasalic. Il giocatore ha dato la sua parola alla Fiorentina e col Chelsea c’è un’intesa di massima per il prestito con diritto di riscatto. Ora che i blues hanno definitiva­mente risolto la grana allenatore si possono dedicare al resto e, quindi, ogni momento può esser quello buono per il via libera al croato. Poi, Corvino, penserà alle cessioni dei centrocamp­isti in esubero, e in particolar­e a quelle di Cristoforo e Sanchez per i quali però, non si registrano offerte. Senza dimenticar­e Saponara ed Eysseric, dai quali il dg spera di ricavare un bel tesoretto.

Ma se sul francese diversi club della Ligue 1 sono disposti a investire (Nantes e Saint’Etienne si son già fatte avanti) per l’ex Empoli trovare una soluzione appare complicato. Ci ha pensato il Parma, lo sta valutando la Sampdoria ma, per il momento, niente di concreto.

Attacco

Un nome su tutti: Marko Pjaca. Oggi si chiuderà il mondiale poi, Corvino, darà l’assalto finale. Con una premessa, fondamenta­le. La Fiorentina può prenderlo solo in prestito con diritto di riscatto. Niente obbligo (finirebbe in questo bilancio e i viola non possono permetters­elo) ne, quindi, acquisto a titolo definitivo. Le sensazioni, comunque, restano positive. Nonostante la lunga attesa, e nonostante i tentativi di inseriment­o del Genoa. Anche per lui, quella che inizia domani, potrebbe essere la settimana decisiva. E le voci su Berardi? Che piaccia a Corvino non ci son dubbi. Il problema è il costo e, il dg viola, non ha il budget. Ma non è finita qua.

Mancano, infatti, le alternativ­e ai titolari. Pioli infatti, come riserve, si ritrova Vlahovic, Gori, Thereau, e Sottil. Il primo nella testa di tutti è visto come il vice Cholito ma, soprattutt­o in caso di Europa (e cessione di Thereau) non è da escludere l’arrivo di un altro centravant­i. Gori, invece, se ne andrà. Siamo ai dettagli infatti, per il suo passaggio (in prestito) al Foggia. E sugli esterni? De Paul resta un’idea valida anche se l’Udinese, facendo

Cessioni

Saponara, Thereau e Eysseric con la valigia pronta. Uno tra Diks e Venuti partirà

infuriare il giocatore, sta facendo di tutto per trattenerl­o. Resta da capire, e il ritiro di Moena è decisivo, cosa fare di Sottil. Se convincerà Pioli non si andrà a cercare anche una seconda alternativ­a altrimenti, oltre a Pjaca e De Paul (o chi per lui) servirà un ulteriore intervento per completare un reparto che deve sicurament­e fare più gol rispetto allo scorso anno.

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 ??  ?? A sinistra Saponara che prova le punizioni a Moena A destra il direttore generale Pantaleo Corvino con il presidente Mario Cognigni
A sinistra Saponara che prova le punizioni a Moena A destra il direttore generale Pantaleo Corvino con il presidente Mario Cognigni
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