Sanità, Ghinelli: i fondi ai Comuni? Paghette di Rossi
L’attacco del sindaco di Arezzo sulle Società della Salute. Saccardi: servono per i cittadini
All’inizio le avevano chiamate zone distretto, ora che allargano, un po’ beffardamente, sono state ribattezzate «zonone»: sono le aree che comprendono più Comuni in cui le Asl devono organizzare i servizi territoriali per i cittadini. E sulle «zonone» ora è bagarre. A riaccendere la miccia è il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli che lancia un’accusa durissima alla Regione: «Ci pagano per realizzare il programma politico del presidente Rossi. A poco è valso dire che la zonona non funziona e non funzionerà».
Ghinelli si riferisce agli incentivi per gli accorpamenti delle zone distretto, che partono da 50 mila euro all’anno per ciascuna, ma che arrivano fino a 150 mila euro in caso di adesione al modello organizzativo delle Società della Salute. Il sindaco di Arezzo si fa forte dell’alleanza tra le città governate dal centrodestra nel Sud-Est toscano, Siena (persa dal Pd alle ultime Comunali) e Grosseto (in mano al centrodestra dal 2016). E rincara la dose contro la Regione: «A poco è valso dire che le Società della Salute non hanno funzionato e difficilmente lo faranno in realtà come la nostra. A poco è valso chiedere un coinvolgimento più diretto dei sindaci e dei territori. Ancora la sanità toscana è intesa e vista con l’occhio che privilegia l’apparato di potere, anche quello politico, piuttosto che quello dedicato ai servizi per i cittadini. Da parte del Comune di Arezzo vale il solito principio: “siamo disposti a collaborare, ma indisponibili a prendere ordini”». E aggiunge: «Senza farci baloccare da ‘paghette’ davvero quasi offensive».
Ma l’assessore regionale alla salute, Stefania Saccardi, non ci sta: «Le risorse della Regione vanno a disposizione delle amministrazioni comunali per realizzare i servizi sociali e socio sanitari, non per un programma politico — replica — Stupisce che si chiamino “paghette” le risorse aggiuntive che il Comune di Arezzo avrà a disposizione per migliorare e accrescere i servizi per i cittadini, anche quelli che hanno votato per Ghinelli e non per Rossi (il governatore, ndr). Se il sindaco ritiene di non utilizzare le risorse per i suoi cittadini, ce le restituisca e le utilizzeremo per i cittadini di altre zone». Saccardi in ogni caso ammette che sugli accorpamenti dei distretti nulla è definitivo: «È ancora in corso una riflessione all’interno della Giunta e del Consiglio sull’assetto definitivo». E anche la battaglia tra centrodestra e centrosinistra è tutt’altro che finita.