Manca un’ala
Stop a Pjaca, ora Corvino cerca un’alternativa per l’attaccante chiesto da Pioli Il sogno è Berardi
Fosse vero, sarebbe semplice. Basterebbe comprare una cassa di quella bevanda che, dice lo spot, «mette le ali». Corvino avrebbe risolto il rebus e, soprattutto, Pioli potrebbe finalmente dar corpo al suo progetto. Il problema è che quello non è altro che un (riuscitissimo) slogan pubblicitario. La realtà, è ben più complessa. E così, i viola, si ritrovano ancora senza un’ala.
L’altro attaccante esterno che, insieme a Chiesa, dovrebbe far prendere il volo. E pensare che, fino a qualche giorno fa, la soluzione pareva esserci: Pjaca. E invece no. La Juventus tirato su un muro che, ad oggi, i viola non sono in grado di abbattere. Con buona pace del croato che, da par suo, ha fatto di tutto pur di mantenere l’impegno preso, già prima del mondiale, con Corvino. L’unica speranza è che la Juve non gli trovi un’altra sistemazione trovandosi costretta, magari negli ultimi giorni di mercato, ad accettare le condizioni della Fiorentina. Nel frattempo però, è scattato il Piano B. Con i soliti paletti: prestiti senza obbligo di riscatto o, al massimo, acquisti low cost. Mica semplice, con queste restrizioni, trovare il giocatore giusto. Anche perché Pioli ha chiesto un rinforzo vero. Con questo identikit: veloce, che attacchi la profondità e forte nell’uno contro uno. Se mancino, meglio. In quel modo infatti, Pioli potrebbe schierare lui e Chiesa a «piedi invertiti», agevolandoli nella ricerca della porta. Perché quello, è l’obiettivo. Ribaltare velocemente l’azione, creare pericolo e, soprattutto, segnare di più. Teoria, da tradurre in pratica. Si va da obiettivi forse irraggiungibili a profili d forse più abbordabili, per arrivare a giocatori che, per un motivo o per l’altro, rappresenterebbero una scommessa. Partiamo dalle prime scelte.
Berardi, per esempio. Che piaccia è fuori discussione. È mancino, ha già raggiunto più volte le doppia cifra in Serie A, è ancora giovane, e da tempo è chiamato a confermare il suo potenziale. Il problema tanto per cambiare è il prezzo visto che, il Sassuolo, ha fatto sapere di non voler sentire parlare di prestiti con diritto di riscatto.
Servono soldi. Tanti (non meno di 20-25 milioni) e subito. Anche l’ingaggio (superiore ai 2 milioni netti l’anno) è di quelli pesanti. Leggermente più facile arrivare ad El
Shaarawy. La Roma (che ieri ha preso pure Malcolm) là davanti abbonda, e sarebbe ben lieta di sfoltire. Tutto sta nel trovare (si torna sempre lì) la formula giusta. Difficile ma, forse, non impossibile. Le ultime idee invece si chiamano Nicola Sansone (Villarreal) e
Gianluca Caprari, della Sampdoria. Tra l’altro, i blucerchiati, da tempo stanno pensando a Saponara. Si potrebbe, quindi, mettere in piedi una specie di scambio.
Il guaio è che (e la vicenda Pjaca ne è l’ultima dimostrazione) i rapporti tra Corvino e Sabatini sono pessimi. E De
Paul? Piace, ma l’Udinese, per ora, non lo molla. Senza dimenticare sorprese, o ritorni di fiamma, dall’estero. Tipo
Jese Rodriguez (Psg), già inseguito un anno fa. La ricerca, come si vede, è complicata. E influisce sul mercato in uscita. Per Eysseric, per esempio, si è deciso di aspettare. Di certo, quel terzo uomo, va trovato. Altrimenti, che tridente è?