Corriere Fiorentino

Manca un’ala

Stop a Pjaca, ora Corvino cerca un’alternativ­a per l’attaccante chiesto da Pioli Il sogno è Berardi

- Matteo Magrini

Fosse vero, sarebbe semplice. Basterebbe comprare una cassa di quella bevanda che, dice lo spot, «mette le ali». Corvino avrebbe risolto il rebus e, soprattutt­o, Pioli potrebbe finalmente dar corpo al suo progetto. Il problema è che quello non è altro che un (riuscitiss­imo) slogan pubblicita­rio. La realtà, è ben più complessa. E così, i viola, si ritrovano ancora senza un’ala.

L’altro attaccante esterno che, insieme a Chiesa, dovrebbe far prendere il volo. E pensare che, fino a qualche giorno fa, la soluzione pareva esserci: Pjaca. E invece no. La Juventus tirato su un muro che, ad oggi, i viola non sono in grado di abbattere. Con buona pace del croato che, da par suo, ha fatto di tutto pur di mantenere l’impegno preso, già prima del mondiale, con Corvino. L’unica speranza è che la Juve non gli trovi un’altra sistemazio­ne trovandosi costretta, magari negli ultimi giorni di mercato, ad accettare le condizioni della Fiorentina. Nel frattempo però, è scattato il Piano B. Con i soliti paletti: prestiti senza obbligo di riscatto o, al massimo, acquisti low cost. Mica semplice, con queste restrizion­i, trovare il giocatore giusto. Anche perché Pioli ha chiesto un rinforzo vero. Con questo identikit: veloce, che attacchi la profondità e forte nell’uno contro uno. Se mancino, meglio. In quel modo infatti, Pioli potrebbe schierare lui e Chiesa a «piedi invertiti», agevolando­li nella ricerca della porta. Perché quello, è l’obiettivo. Ribaltare velocement­e l’azione, creare pericolo e, soprattutt­o, segnare di più. Teoria, da tradurre in pratica. Si va da obiettivi forse irraggiung­ibili a profili d forse più abbordabil­i, per arrivare a giocatori che, per un motivo o per l’altro, rappresent­erebbero una scommessa. Partiamo dalle prime scelte.

Berardi, per esempio. Che piaccia è fuori discussion­e. È mancino, ha già raggiunto più volte le doppia cifra in Serie A, è ancora giovane, e da tempo è chiamato a confermare il suo potenziale. Il problema tanto per cambiare è il prezzo visto che, il Sassuolo, ha fatto sapere di non voler sentire parlare di prestiti con diritto di riscatto.

Servono soldi. Tanti (non meno di 20-25 milioni) e subito. Anche l’ingaggio (superiore ai 2 milioni netti l’anno) è di quelli pesanti. Leggerment­e più facile arrivare ad El

Shaarawy. La Roma (che ieri ha preso pure Malcolm) là davanti abbonda, e sarebbe ben lieta di sfoltire. Tutto sta nel trovare (si torna sempre lì) la formula giusta. Difficile ma, forse, non impossibil­e. Le ultime idee invece si chiamano Nicola Sansone (Villarreal) e

Gianluca Caprari, della Sampdoria. Tra l’altro, i blucerchia­ti, da tempo stanno pensando a Saponara. Si potrebbe, quindi, mettere in piedi una specie di scambio.

Il guaio è che (e la vicenda Pjaca ne è l’ultima dimostrazi­one) i rapporti tra Corvino e Sabatini sono pessimi. E De

Paul? Piace, ma l’Udinese, per ora, non lo molla. Senza dimenticar­e sorprese, o ritorni di fiamma, dall’estero. Tipo

Jese Rodriguez (Psg), già inseguito un anno fa. La ricerca, come si vede, è complicata. E influisce sul mercato in uscita. Per Eysseric, per esempio, si è deciso di aspettare. Di certo, quel terzo uomo, va trovato. Altrimenti, che tridente è?

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Berardi, ala del Sassuolo
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El Shaarawy, ala della Roma

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