L’assessore: «Negli asili nido iscrizioni già fatte, tempo scaduto» «I non vaccinati restano fuori» Saccardi avverte i genitori no vax
Il rinvio di un anno dell’applicazione della legge sui vaccini obbligatori? «Per il momento è tutto come prima, la legge Lorenzin non è ancora stata toccata. Ci sono solo degli emendamenti approvati in Senato, manca ancora il passaggio alla Camera. Per frequentare asili nido e scuole materne bisogna ancora essere in regola con le vaccinazioni». L’assessore regionale alla salute, Stefania Saccardi, commenta così la decisione di Palazzo Madama di accogliere gli emendamenti di Cinque Stelle e Lega, in fase di conversione del decreto Milleproroghe, per ritardare di un anno l’applicazione della legge Lorenzin, nella parte in cui esclude dalle scuole i bambini tra 0 e 6 anni che non sono vaccinati.
La discussione alla Camera è fissata a partire dall’11 settembre. «Se anche quegli emendamenti dovessero essere confermati — prosegue Saccardi — è improbabile che diventino effettivi prima dell’inizio delle scuole. Così chi non è vaccinato resterà fuori». L’assessore va oltre: «Negli asili nido le iscrizioni sono già state fatte. Per cui anche se quelle norme dovessero entrare in vigore lo farebbero troppo tardi e quindi i bimbi non vaccinati non rientrerebbero a scuola neppure ad anno scolastico in corso». Non sempre, tuttavia, è così. Lo spiega la vice sindaca di Firenze, con delega alla Scuola, Cristina Giachi: «La legge Lorenzin ci consente di impedire la frequenza a chi non è vaccinato, ma non di cancellarlo dalle graduatorie. Per questo, se il Parlamento approverà il rinvio, i non vaccinati avrebbero il diritto a rientrare in classe». Giachi ricorda che tuttavia, per i nidi e le materne comunali fiorentini, si tratta solo di «tre casi di genitori no-vax convinti».
E se Stefania Saccardi dà pieno appoggio politico alla proposta di Stefano Scaramelli (Pd), di portare ad approvazione in Consiglio regionale la legge toscana sull’obbligo dei vaccini rimasta in sospeso un anno fa (e spiega che una volta varate, le norme sarebbero «immediatamente efficaci»), anche Giachi, che è anche responsabile Scuola di Anci, si dice d’accordo: «È giusto, il Comune l’applicherebbe immediatamente. L’unico dubbio riguarda il rischio che possa entrare in contrasto con la legge dello Stato». Da parte sua, l’Asl Toscana Centro ha ormai aggiornato l’anagrafe vaccinale, con i dati di tutti i bambini e ragazzi in regola o no. E l’ha messa a disposizione dei dirigenti scolastici per i riscontri. Tra i bambini più piccoli, il tasso di irregolari i cui genitori hanno fatto richiesta di iscrizione agli asili nido, è appena del due per cento. «C’è qualche situazione in più da regolarizzare, ma il nocciolo duro dei contrari non supera questa soglia, segno che la legge Lorenzin ha davvero funzionato», dicono dall’azienda. Il rinvio di un anno dell’obbligo vaccinale, in discussione in Parlamento, riguarda solo la mancata esclusione da asili nido e materne; non le multe, che invece restano in vigore, da comminare alle famiglie dei non vaccinati che frequentano le scuole dell’obbligo.
Eppure l’Asl sembra aver congelato le sanzioni (dai 100 ai 500 euro), confermate dalla conferenza Stato-Regioni, in attesa di ulteriori notizie da Roma.
Giachi Ma se la proroga alle sanzioni passerà alla Camera i non vaccinati potranno rientrare