Pepe Mujica a Livorno Nogarin: è come noi M5S
L’ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica, icona della sinistra mondiale, sta per arrivare a Livorno e il sindaco M5S Filippo Nogarin lo saluta come uomo vicino alle battaglie dei Cinque Stelle. Mujica, che è cittadino onorario di Livorno, sarà in città martedì per presentare il suo ultimo libro «Una pecora nera al potere», prima tappa (e unica toscana) del tour italiano. «Organizzeremo un evento pubblico in uno spazio tale da accogliere i tanti estimatori di quest’uomo straordinario che ho definito non a caso uno dei più grandi rivoluzionari della storia contemporanea», ha scritto qualche giorno fa il sindaco Nogarin, ricordando che l’ex presidente uruguayano ha rinunciato al seggio da senatore optando per il sistema pensionistico normale. «Vi ricorda qualcosa? — ha aggiunto il sindaco Cinque Stelle — A me l’unica forza politica che ha fatto del riportare sulla terra i politici e la politica, un marchio di fabbrica». «Magari chiedetegli cosa ne pensa di Salvini ministro dell’Interno», lo punge il consigliere comunale di «Buongiorno Livorno», opposizione di sinistra, Marco Bruciati. rilancio del Pd — dice Donati — Lui ha le caratteristiche giuste per guidare il partito: è autorevole, conosce bene temi fondamentali su cui dobbiamo recuperare terreno come la sanità e i rapporti con il volontariato » . Un mondo, quello del terzo settore così come quello sindacale, che Gelli vuole ascoltare già a partire dall’assemblea che sarà organizzata nei prossimi giorni.
Perché, sottolinea Donati, «bisogna pensare alle Comunali del prossimo anno: il principale obbiettivo è la rielezione di Dario Nardella a Firenze». È forse un segno dei tempi difficili per il Pd anche in una regione granaio di voti come la Toscana, se perfino uno come Donati, considerato da tutti serio, pacato e disciplinatissimo, prende le distanze dalla linea ufficiale renziana e mette in guardia da possibili brutte sorprese nella culla del renzismo nel 2019. Che il momento sia a dir poco delicato lo dimostra del resto il fatto che sono entrati in azione i pontieri. «Bisogna lavorare ad una candidatura che unisce e che dialoga anche con la minoranza orlandiana», dice l’assessore regionale Stefania Saccardi. Lo stesso Luca Lotti ha iniziato in questi giorni un giro di incontri con dirigenti e amministratori del Pd per far diventare quella del sindaco di San Casciano una candidatura il più possibile unitaria. Perché il tempo stringe (le candidature vanno presentate entro il 10 settembre) e all’orizzonte sembrano addensarsi grandi nuvoloni... «Forse non è chiaro che se ci dividiamo ora, dopo la batosta del 4 marzo, i nostri militanti ci rincorrono. E si rischia davvero di perdere la Toscana nel 2020», è il ragionamento che fanno i pro-Pescini. «Unità sì, ma nella discontinuità», è la risposta dei gelliani. Per ora parlano due lingue diverse.
Il lancio
Presto un’assemblea con i «delusi» Ma Saccardi: lavoriamo a una soluzione unitaria