Ztl, l’ipotesi domenica fa infuriare i negozianti
Palazzo Vecchio vuole rendere permanente quella no stop. Decisione tra 15 giorni
Il «tagliando» sulla Ztl già annunciato da tempo da Palazzo Vecchio rischia di trasformarsi in un incubo per le categorie economiche. L’appuntamento è per metà settembre. Ma se esercenti e gestori di bar e ristoranti vogliono la cancellazione della Ztl no stop giovedì e venerdì, come in sperimentazione da due anni, ed il superamento della filosofia della Ztl, sostituendo ai divieti generalizzati un mosaico di aree pedonali legate da percorsi con libero accesso, Palazzo Vecchio pensa al contrario di «istituzionalizzare» la super Ztl estiva e di accendere le porte telematiche anche la domenica, dal mattino fino alle ore 19.
«Ci vedremo, come previsto, tra un paio di settimane con le categorie economiche e ci vorranno molti incontri — dice l’assessore alla mobilità, Stefano Giorgetti — avevamo già spiegato che pensiamo ad una revisione della Ztl, anche alla luce dell’avvio delle due nuove linee della tramvia. La Ztl no stop? Dopo due anni di sperimentazione si deve decidere, è assurdo continuare a sperimentare. E l’idea di una Ztl la domenica sarà una di quelle sul tavolo, con chiusura alle 19. Non c’è nulla di deciso, vedremo dopo gli incontri con le categorie».
Giorgetti non si sbilancia ma ha più volte giudicato positiva la Ztl no stop varata per contrastare la movida selvaggia e l’idea dell’introduzione per la prima volta dei divieti la domenica potrà piacere anche ai residenti, che difendono a spada tratta la Ztl estiva. Allo studio poi una finestra pomeridiana, di 60 minuti, per il carico e scarico merci, oggi possibile solo la mattina, ma su più zone a traffico limitato le categorie sono già sul piede di guerra e pronte a protestare contro il Comune. «Sappiamo dell’appuntamento a metà settembre per rivedere la Ztl ma non potremo certo accettare un suo inasprimento e siamo pronti ad ogni forma di protesta. Anzi, la Ztl estiva ha fallito, il centro giovedì e venerdì è deserto, in mano solo ai turisti e alla piccola criminalità — sottolinea Claudio Bianchi, presidente di Confesercenti — perché non c’è più presidio del territorio. Serve al contrario la fine della Ztl e aree pedonali più ampie». «Amministrare significa considerare con equilibrio le esigenze di tutti, anche del mondo del lavoro e dell’economia: dare il messaggio che il centro è inaccessibile è già un danno al commercio — afferma Aldo Cursano, presidente di Confcommercio — Il centro deve essere accessibile ai fiorentini: altrimenti rimarranno solo kekab, minimarket e fast food».
Bianchi Siamo pronti ad ogni forma di protesta, servono aree pedonali più ampie
Cursano Dare il segnale che il centro non è accessibile è un danno irreparabile per il commercio