Corriere Fiorentino

Modello Klopp

Velocità e muscoli: la nuova Fiorentina si ispira ai Reds

- di Matteo Magrini

C’è stata l’Inter di Herrera, l’Olanda di Cruijff, il Milan di Sacchi, fino al Barcellona di Guardiola. Squadre che hanno scandito a suon di rivoluzion­i la storia. «Oggi — spiega Cesare Prandelli — ci sono due modelli di riferiment­o: il Manchester City di Guardiola e il Liverpool di Klopp». Ecco, la nuova Fiorentina di Pioli è nata ispirandos­i ai Reds.

Il primo elemento di similitudi­ne, infatti, è lo schema base: il 4-3-3. Da molti viene considerat­o l’abito migliore per coprire ogni zona del campo. Lo si può interpreta­re in diversi modi, ma la Fiorentina ha scelto una strada vicina a quella del Liverpool. Tutto nasce da una parola, alla quale Klopp è particolar­mente affezionat­o: «gegenpress­ing». Traduzione: pressing immediatam­ente successivo alla perdita del pallone, aggredendo in avanti senza, al contrario, correre all’indietro. Il Liverpool in questo è maestro, ma anche i viola (martellati da Pioli fin dallo scorso campionato) stanno crescendo. Basta ripensare al gol di Milenkovic col Chievo. Sul rinvio della difesa gialloblu, il serbo, era quasi al limite dell’area avversaria. Ha aggredito «altissimo», ha recuperato palla, e ha calciato in porta.

Non sempre però, è possibile farlo. La Fiorentina, a un certo punto, si è raccolta, attirando il Chievo a se per poi colpirlo negli spazi. E in questo, il Liverpool di Klopp, è letale. Un esempio? Il 3-0 nella semifinale d’andata di Champions della scorsa stagione col City. Aspettava, si rannicchia­va, e mordeva nello spazio. A Klopp, così come a Pioli, non interessa troppo il possesso palla. Contro il Chievo, per esempio, questo dato ha visto i viola sostanzial­mente alla pari degli uomini di D’Anna: 29’49 per la Fiorentina, 30’17 per Tomovic e soci. Con una specifica. I viola hanno tenuto il pallone per oltre 20’ nella propria metà campo. È, di fatto, un altro aspetto del calcio modello Liverpool. Si tiene la palla là dietro, giranmente: dola tra i difensori, per poi verticaliz­zare all’improvviso (anche saltando il centrocamp­o) quando si crea lo spazio. I reds lo fanno cercando soprattutt­o Salah, mentre i viola, quando hanno lanciato alle spalle della difesa gialloblu, hanno cercato soprattutt­o Chiesa. Non è un caso, ovvia- sono i due più veloci (Chiesa ha toccato un picco di oltre 31km/h). Pochi palleggiat­ori, dunque, e tanta fisicità. Nei reds i tre «titolari» sono Fabinho, Henderson e Keita. Piedi non raffinatis­simi, ma muscoli, polmoni e forza fisica. E la Fiorentina? Benassi, Veretout (domenica Fernandes) e Gerson. Solo il brasiliano, ha tecnica sopraffina. Per il resto spazio ad esplosivit­à, interdizio­ne, e capacità di andare negli spazi. Del resto, come abbiamo visto, sia Reds che viola cercano poco il palleggio a metà campo. I centrocamp­isti servono per aggredire gli avversari, per inserirsi, o per cercare subito le punte una volta recuperato il pallone.

Le differenze si notano soprattutt­o nel tridente. Il Liverpool ha scelto un falso nove (Firmino) che si trasforma in trequartis­ta, e fa da fionda per le due ali: Mane e Salah. La Fiorentina invece ha un centravant­i puro come Simeone e, quindi, ricerca anche il fondo, per trovare cross buoni per il Cholito. E poi i terzini. Klopp li usa entrambi come ali (Arnold e Robertson) mentre Pioli ha scelto una via più equilibrat­a. Da una parte un uomo più offensivo (Biraghi) dall’altra un difensore puro (Milenkovic) molto più bloccato. Sia chiaro, nessuno vuole paragonare la Fiorentina al super Liverpool. Si viaggia su dimensioni lontane. Eppure, Pioli (come qualsiasi allenatore) ha studiato sul serio il collega tedesco, ne ha tratto ispirazion­e e poi, naturalmen­te, ci ha messo del suo.

Modulo, velocità e centrocamp­o muscolare: così Pioli si è ispirato al gioco di Klopp

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 ??  ?? Nella foto grande Stefano Pioli, alla seconda stagione sulla panchina della Fiorentina Accanto Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool finalista di Champions lo scorso anno
Nella foto grande Stefano Pioli, alla seconda stagione sulla panchina della Fiorentina Accanto Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool finalista di Champions lo scorso anno

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