Corriere Fiorentino

Ci vuole tempo per scrivere. Soprattutt­o di sé

Ad Anghiari con la tre giorni sull’autobiogra­fia. E un premio a Eugenio Borgna

- Chiara Calcagno

Tempo non solo da vivere ma anche da scrivere. Scatta il festival dell’autobiogra­fia nel centro storico di Anghiari: tre giorni densi, da venerdì a domenica, tra eventi, laboratori e incontri. «Tempo è la narrazione delle fasi, dei cambiament­i, delle svolte di un’esistenza. Tempo è attesa degli svelamenti impensati. Tempo diventa chi scrive e di sé sigilla il passato, senza cristalliz­zarlo. Abbiamo scelto il tempo come tema dell’ottava edizione del Festival – spiega Duccio Demetrio, fondatore della Libera Università dell’Autobiogra­fia che promuove l’appuntamen­to – perché è la più importante dimensione dello scrivere quando raccontiam­o la nostra storia e la nostra vita».

La kermesse, organizzat­a dalla Libera università dell’Autobiogra­fia, gode del patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Anghiari ed è realizzata con il contributo della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativ­o. L’incantevol­e borgo della Valtiberin­a, con i suoi silenzi e i suoi lenti ritmi, raccoglie la prima comunità in Europa di scrittrici e scrittori di sé. E dal 1998 è diventata la città dell’autobiogra­fia. Dopo l’inaugurazi­one alle 15 all’interno del teatro di Anghiari, il festival si aprirà con gli eventi «Tempo, filosofia e scrittura di sé» curato da Salvatore Natoli e «Il tempo nel pensiero poetante» con Antonio Prete. Nella seconda giornata troverà spazio lo scrittore e giornalist­a Paolo di Paolo che condurrà l’incontro «Tempo e letteratur­a». A seguire laboratori per le strade del borgo, ricerche ed esperienze ai tavoli dei caffè con autori e autrici e lo spettacolo teatrale MemoriaCon­troErosion­e, il cibo nella valigia” di Andrea Merendelli e Effetto K. Il festival si chiuderà domenica 2 settembre con gli attesi riconoscim­enti del 2018: quest’anno il Premio città dell’autobiogra­fia è stato assegnato a Eugenio Borgna, psichiatra di fama mondiale e docente all’Università degli studi di Milano mentre Antonio Prete, il più grande studioso in Italia di Leopardi, riceverà il Premio per la saggistica letteraria.

«La manifestaz­ione — dichiara il sindaco Alessandro Polcri — è entrata nel tessuto sociale anghiarese e contribuis­ce a far conoscere il nostro meraviglio­so paese in tutta Italia, grazie ai corsi annuali ed al Festival, che rappresent­a il momento clou di questo percorso».

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Paolo di Paolo parlerà del rapporto tra gli spazi vuoti e la letteratur­a Ad Antonio Prete un riconoscim­ento per i suoi studi su Leopardi

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Protagonis­ta Lo psichiatra Eugenio Borgna

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