Corriere Fiorentino

«Tra un anno schedati tutti i ponti della Toscana»

La Regione avvia una campagna di monitoragg­io. Rossi ad Autostrade: e voi come controllat­e?

- Jacopo Storni

Cinquemila ponti toscani sotto osservazio­ne. Dopo la tragedia di Genova, la Regione lancia un check-up straordina­rio delle strutture in cemento armato sotto la competenza degli enti locali. Sarà creato un tavolo tecnico di ingegneri e tecnici delle varie province al fine di evidenziar­e le maggiori criticità, i ponti da sorvegliar­e con urgenza e gli eventuali lavori di ristruttur­azione. La Regione si avvarrà anche di consulenze esterne dell’Università e degli Ordini profession­ali. Entro un anno, tutti i ponti avranno una specifica scheda che illustra e certifica il relativo stato di sicurezza. Sorvegliat­i speciali anche i 10 mila km di strade di competenza della Regione, delle Province, della Città Metropolit­ana e dei Comuni. Il progetto è il frutto di un’intesa sottoscrit­ta da Regione, Upi, Città Metropolit­ana e Anci.

La Toscana è inoltre l’unica Regione ad essersi dotata di un sofisticat­o sistema satellitar­e di monitoragg­io dei «mutamenti del territorio», realizzato con la collaboraz­ione dell’Università di Firenze, che ogni 12 minuti rileva eventuali spostament­i delle strutture presenti sul territorio, siano esse case, argini o strade. Questo sistema, che ha un costo di 300 mila euro all’anno, offre un significat­ivo aiuto nell’individuar­e possibili cedimenti struttural­i, si affianca il monitoragg­io sulle criticità infrastrut­turali.

«Vogliamo fare un’analisi sistematic­a di tutti i ponti, delle strade regionali, provincial­i e comunali della Toscana per scovare anche criticità magari poco evidenti — ha detto il governator­e Enrico Rossi — Li passeremo in rassegna uno ad uno, faremo una linea guida per fare in modo che il monitoragg­io sia svolto in maniera omogenea in tutta la Regione, stabilirem­o ogni quanto tempo ciascuna infrastrut­tura dovrà essere ricontroll­ata. È un tema essenziale perché riguarda la sicurezza e la vita dei cittadini, per questo come sistema degli enti territoria­li abbiamo fissato un metodo di controllo e lo comunicher­emo ad Autostrade, Anas e Ministero». Non solo, Rossi ha scritto una lettera ad Autostrade per sapere quale metodo di controllo sarò adottato sulle strade di loro competenza.

Tecnologia «Sui 5 mila viadotti utilizzere­mo anche un sofisticat­o sistema satellitar­e»

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