«Tra un anno schedati tutti i ponti della Toscana»
La Regione avvia una campagna di monitoraggio. Rossi ad Autostrade: e voi come controllate?
Cinquemila ponti toscani sotto osservazione. Dopo la tragedia di Genova, la Regione lancia un check-up straordinario delle strutture in cemento armato sotto la competenza degli enti locali. Sarà creato un tavolo tecnico di ingegneri e tecnici delle varie province al fine di evidenziare le maggiori criticità, i ponti da sorvegliare con urgenza e gli eventuali lavori di ristrutturazione. La Regione si avvarrà anche di consulenze esterne dell’Università e degli Ordini professionali. Entro un anno, tutti i ponti avranno una specifica scheda che illustra e certifica il relativo stato di sicurezza. Sorvegliati speciali anche i 10 mila km di strade di competenza della Regione, delle Province, della Città Metropolitana e dei Comuni. Il progetto è il frutto di un’intesa sottoscritta da Regione, Upi, Città Metropolitana e Anci.
La Toscana è inoltre l’unica Regione ad essersi dotata di un sofisticato sistema satellitare di monitoraggio dei «mutamenti del territorio», realizzato con la collaborazione dell’Università di Firenze, che ogni 12 minuti rileva eventuali spostamenti delle strutture presenti sul territorio, siano esse case, argini o strade. Questo sistema, che ha un costo di 300 mila euro all’anno, offre un significativo aiuto nell’individuare possibili cedimenti strutturali, si affianca il monitoraggio sulle criticità infrastrutturali.
«Vogliamo fare un’analisi sistematica di tutti i ponti, delle strade regionali, provinciali e comunali della Toscana per scovare anche criticità magari poco evidenti — ha detto il governatore Enrico Rossi — Li passeremo in rassegna uno ad uno, faremo una linea guida per fare in modo che il monitoraggio sia svolto in maniera omogenea in tutta la Regione, stabiliremo ogni quanto tempo ciascuna infrastruttura dovrà essere ricontrollata. È un tema essenziale perché riguarda la sicurezza e la vita dei cittadini, per questo come sistema degli enti territoriali abbiamo fissato un metodo di controllo e lo comunicheremo ad Autostrade, Anas e Ministero». Non solo, Rossi ha scritto una lettera ad Autostrade per sapere quale metodo di controllo sarò adottato sulle strade di loro competenza.
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