Ma che bella gioventù
Fiorentina e Udinese hanno deciso di puntare su giocatori nati per lo più negli anni Novanta: vantaggi e rischi Antognoni: «C’è entusiasmo, arriveranno anche i risultati»
Domenica la sfida al Franchi tra le due squadre con l’età media più bassa d’Italia
Giovani, multietniche, coraggiose, proiettate nel futuro. Domenica al Franchi si ritroveranno faccia a faccia due squadre che hanno deciso di puntare sulla stessa filosofia: Fiorentina e Udinese. Basta dare un occhio ai numeri.
Dei viola, ormai, si è detto (quasi) tutto. Quella a disposizione di Pioli (23,45 di età media) è la rosa più giovane dell’intera Serie A seguita, in questa speciale classifica, proprio dai bianconeri che, però, si fermano a 23,55 anni di media. Non solo. Contro il Chievo, la Fiorentina, ha schierato un undici titolare che aveva un’età media complessiva di 23,195 giorni che, con le sostituzioni, è cresciuta a 23,3. Un primato, anche questo. E volete sapere chi c’è al secondo posto per scelte fatte nelle prime due giornate? L’Udinese che, in 180 minuti, ha mandato in campo 16 giocatori, per un’età media pari a 24,6 anni. Ma non è finita. Altro giro, altro record viola. Nel 6-1 di domenica scorsa sono andati in gol 5 giocatori diversi (Milenkovic, Gerson, Benassi, Chiesa e Simeone) che, di media, fanno 21,4 anni.
Un’inter... Nazionale Under 21, in pratica. E l’Udinese? Seconda in classifica, anche in questo caso. Due partite (contro Parma e Sampdoria), tre gol segnati, due marcatori (De Paul e Fofana) e 23,6 anni di media. Non vi basta? Ecco un altro dato nel quale nessuno fa meglio (o peggio, dipende dai punti di vista) della Fiorentina. Si tratta delle presenze complessive (sommando quindi quelle di tutti i calciatori della rosa) in campionato: 1.083. Ultima, o prima, appunto. È una questione di prospettive. Ultima, se si considera il semplice elemento numerico. Prima, se la poca esperienza viene considerata una conseguenza del voler puntare sui giovani. E questo, oggettivamente, non può che essere un merito.
Fiducia negli Under 25 quindi, ma non solo. Perché, e torniamo al punto di partendevono za, Fiorentina e Udinese sono anche multietniche. Anzi. Tra le più multietniche. Pioli infatti, si ritrova ad allenare calciatori di 16 nazionalità diverse. Soltanto l’Udinese, appunto, ne ha di più: 18. Discorso simile per il numero complessivo di stranieri. In questo caso però, bianconeri e viola accontentarsi del podio. Al primo posto infatti c’è la Lazio, che ne ha 30, contro i 25 dell’Udinese e i 24 della Fiorentina.
Ecco, questo, in un momento nel quale si fa un gran parlare di «italianizzazione», non è un elemento del quale andar fieri. Similitudini, comunque, che spesso infastidiscono il tifoso fiorentino. «Se siamo la nuova Udinese che lo dicano chiaramente». Quante volte, si è sentita questa frase? Il riferimento, è alle partenze di alcuni di questi giovani gioielli, sacrificati sull’altare delle esigenze di bilancio, ma non solo. L’Udinese ne ha fatto la propria ragione di vita. Sanchez, Asamoah, Cuadrado, Allan, Zielinski, Muriel, giusto per citarne alcuni. Tutta gente comprata per due soldi e rivendute per decine di milioni per poi ripartire (quasi) da zero.
La Fiorentina no. Ha venduto spesso, è vero, ma a parte rare eccezioni ha sempre reinvestito quei soldi (anche) su giocatori già pronti. Fatti. E i risultati, non a caso, parlano chiaro. Negli ultimi dieci campionati, soltanto in due stagioni (2010-2011 e 20112012) i bianconeri sono arrivati davanti ai viola. «C’è un progetto avviato dall’anno scorso. Abbiamo ceduto i più anziani e siamo ripartiti con altri più giovani. La Fiorentina di oggi ricorda la mia. Prima si chiamava yé-yé, il paragone ci può stare», ha detto ieri Antognoni a Radio 24. Giovane, multietnica, proiettata nel futuro. Così, la Fiorentina, spera di tornare in Europa.