Bach, Elia e Navickas ottetti d’autore Con Andrea Vitello
S’inizia con l’Ottetto per fiati di Stravinskij, gioiello cesellato con un’asettica oggettività ispirata da Bach, e poi quel particolare melange strumentale (flauto, clarinetto, fagotti trombe tromboni a coppie) risuona, ma con le più differenti soluzioni, in quattro composizioni di autori di oggi: l’Octet di Peter Eötvös (2008), brevi pannelli di suono che si sovrammettono; l’Octet di Alessio Elia (2016), giocato su una scrittura aspra e dai ritmi mutevoli; By heart del lituano Albertas Navickas (2017), dalla trama sonora rarefatta; Gargoyles in love della giapponese Rita Ueda (2017), dove le fantastiche mostruose creature medievali evocate dal titolo amoreggiano con grotteschi muggiti. Cd (Warner) dall’ascolto impegnativo, ma che la ben calibrata lettura di Andrea Vitello (direttore artistico della Scuola Artes di Prato e docente a quella di Fiesole) e la nitida disinvoltura dei Solisti della Scala rendono interessante.