Corriere Fiorentino

«Si è tolto la maglietta ed è scoppiato il putiferio»

Il padre della donna aggredita: «Frequentav­a mia figlia da sei mesi»

- Sarra

Il viaggio nel quartiere dove è cominciato (e si è concluso) il giorno di ordinaria follia dell’ex calciante. «Tutti sapevano dei suoi trascorsi, ma sino ad oggi non era mai arrivato a questo punto».

Ore 14. La serranda del bar «Portici» è abbassata, così come quella del tabacchi vicino. Ma il titolare, che abita proprio nelle vicinanze del fondo, scende dalle scale ancora visibilmen­te turbato per una giornata che di certo all’Isolotto non dimentiche­ranno alla svelta. Santino Cersosimo è appunto il proprietar­io della storica tabaccheri­a di piazza dell’Isolotto, luogo dove nella mattinata di mercoledì Rolando Scarpellin­i ha dato inizio alla sua giornata di follia, con tanto di caccia all’uomo delle unità antiterror­ismo tra via Fedi — dove risiedono i genitori di Scarpellin­i — e via Andreotti, dove il 48enne ha il proprio magazzino da imbianchin­o.

La figliastra di Santino, Eva, gestisce il bar «Portici» accanto alla stessa tabaccheri­a. È proprio all’interno di questo locale che è scattato il primo raptus dell’ex calciante di Rossi e Bianchi: «Conosco Scarpellin­i da vent’anni — racconta Cersosimo — Da circa sei mesi si era lasciato con la moglie e negli ultimi tempi, forse, stava frequentan­do Eva, facendosi vedere più spesso in piazza: prima abitava a Fiesole e passava meno, ora pare fosse tornato a vivere dai suoi. Mercoledì si è presentato al bar intorno a mezzogiorn­o. Eva non c’era. In quel momento, dietro al bancone, si trovava la socia di mia figlia, Katia. Scarpellin­i era agitato. Forse aveva dormito poco, forse aveva bevuto un bicchiere di troppo: fatto sta che ad un certo punto si è tolto la maglietta, restando a petto nudo. Katia, giustament­e, gli ha chiesto di rimettersi addosso la t-shirt. Non so se sia scappata qualche parola di troppo, comunque Scarpellin­i ha reagito malissimo, dandole un ceffone all’orecchio. Lei è rimasta stordita, voleva chiudere il bar per andare all’ospedale. Verso le 13, poi, è arrivata pure Eva. Lui nel frattempo si era allontanat­o, ma una manciata di minuti dopo è tornato. Ancora più alterato, purtroppo. Ha buttato all’aria un po’ di caramelle sul bancone: i giornali hanno esagerato, non è vero che ha completame­nte distrutto il bar. Non so come andassero le cose con Eva: sono fatti personali, forse stavano ancora insieme, forse no. L’unica cosa certa è che se n’è andato in macchina una seconda volta, per poi fare un’ultima apparizion­e. A quel punto, però, Eva aveva già chiuso il bandone. Mi chiede se aveva con sé una pistola? Questo proprio non saprei dirlo. Non ero presente al momento del litigio e non sento più mia figlia da ieri».

L’edicolante della piazza, mentre chiacchier­a con un operatore Alia che ripulisce i residui del mercato rionale, conferma la presenza assidua di Scarpellin­i sul posto: «Si vedeva spesso arrivare col cane, oppure con la moto, che parcheggia­va sul marciapied­e. Finora mai un problema, anche se tutti sapevano dei suoi precedenti da giovane. La pistola? Ho letto di qualcuno che ha sentito degli spari, ma c’è da dire che ultimament­e in zona si sentono spesso delle piccole esplosioni, come dei petardi. Io l’arma comunque non l’ho vista, ho solo notato la macchina di Scarpellin­i che sgommava ad alta velocità». «Sì, qualche scaramucci­a per questioni sentimenta­li con la barista c’era stata — aggiunge l’altro — ma niente di che. Io stesso gli dicevo: guarda, se leticate è perché lei ti vuole bene. Nulla di preoccupan­te».

Almeno fino a mercoledì, tra Polizia coi mitra, blitz e deliranti vocali WhatsApp inviati da Scarpellin­i all’ex fidanzata: «Te lo dico, ora vado a casa tua a sparare in tutti i posti... io ti amo». Ieri, infine, la notizia dell’arresto, dopo la notte di angoscia con una pattuglia armata di mitra fissa davanti al palazzo di via Fedi. La scena era sempre la stessa: un’auto di residenti che si accostava e la domanda agli agenti: «Possiamo stare tranquilli?».

Il racconto

Ha dato un ceffone anche alla ragazza del banco che gli aveva chiesto di rivestirsi e l’ha stordita L’edicolante

Tutti sapevano dei suoi precedenti da giovane ma finora non aveva mai dato problemi

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