Prato, finisce con uno sgombero la battaglia per lo stadio
Il Comune manda i vigili dopo i no del presidente Toccafondi, forzato il cancello del Lungobisenzio
Il patron del Prato «cacciato di casa» dal sindaco. Il braccio di ferro tra il primo cittadino Matteo Biffoni ed il patron della squadra di calcio cittadina — che ha attraversato tutta l’estate — ha vissuto ieri l’ultimo aggiornamento con lo sgombero coatto per la società di calcio dallo stadio Lungobisenzio.
Attorno alle 10 gli agenti della polizia municipale, assieme ad alcuni tecnici del Comune, hanno sfondato il cancello. La struttura è tornata così nella piena disponibilità del Comune dopo che, secondo gli accordi , l’A.c. Prato avrebbe dovuto lasciare già lo scorso 20 agosto. Ma in quell’occasione i dirigenti del Prato si erano rifiutati di consegnare le chiavi al Comune, senza addurre motivazioni di sorta. In quel momento, il rapporto ai ferri corti fra Biffoni e Toccafondi è divenuto una vera e propria lotta: i due non si parlano se non tramite gli atti dei rispettivi legali, che hanno depositato in Procura i documenti prodotti negli ultimi turbolenti mesi: quelli in cui il patron della squadra aveva promesso di venderla e in cui Biffoni avrebbe dovuto fare da mediatore. Un fascicolo d’indagine è stato aperto dai Pm appositamente per approfondire la mancata vendita della società all’avvocato italocanadese James Romano, che il sindaco sospetta si tratti di una boutade.
L’amministrazione comunale ieri ha impiegato almeno venti persone per la sua «azione forzosa», ma una volta scassinato il cancello i funzionari e gli agenti della municipale non hanno trovato nessun rappresentante della società biancazzurra all’interno dello stadio. Nelle ore seguenti dal Comune hanno cominciato a produrre l’inventario degli oggetti presenti all’interno della struttura, mentre nelle prossime ore verranno sostituite tutte le serrature all’esterno e all’interno del Lungobisenzio.
La guerra dunque prosegue, per ora con molti sconfitti e nessun vincitore. I tifosi pratesi, che si sono schierati pubblicamente a fianco del sindaco per la cacciata di Toccafondi dalla proprietà, dovranno seguire la squadra sul campo di Montemurlo, dove il club disputerà il campionato di serie D. Se le cose non dovessero mutare il torneo sarà affrontato con i giovani della primavera, che proprio una settimana fa hanno fatto conoscenza della categoria subendo una pesante sconfitta dall’Aglianese. Se non nel risultato, 2-0, quantomeno nel significato: con questo risultato l’A.c. Prato è immediatamente fuori dalla coppa Italia di categoria.