Pisa: arriva Harding e guida Anima Mundi
Il nuovo direttore della rassegna musicale della Primaziale: volevo fare il calciatore
Torna «Anima Mundi», la prestigiosa rassegna musicale promossa dall’Opera Primaziale di Pisa, con concerti distribuiti fra la Cattedrale e il Camposanto (7-20 settembre, www.opapisa.it). Ma stavolta con una sostanziale novità: a partire da quest’edizione, la direzione artistica è affidata a Daniel Harding, rinomata bacchetta inglese a suo tempo ‘scoperta’ da Abbado; direttore principale dell’Orchestre de Paris e onorario della Mahler Chamber Orchestra, è fra i direttori più celebri e ammirati.
Harding succede così a John Eliot Gardiner, che ha guidato la rassegna per dodici anni. Una staffetta tutta britannica, fra connazionali: e suona invero singolare che un festival musicale italiano abbia scelto, per la seconda volta consecutiva, di essere guidato da un direttore inglese, quando l’Inghilterra ha deciso di non aderire più all’Unione Europea. Cosa che ha lasciato perplesso anche lo stesso Harding, felicissimo del nuovo incarico a Pisa: «La musica è collaborazione, nasce per unire. Il contrario di quello che sta facendo il mio paese con la Brexit», ha detto. Talento del podio rivelatosi giovanissimo, da ragazzino Harding voleva diventare a tutti i costi un calciatore professionista; poi proprio lo sport gli rivelò l’amore per la musica: «nel 1984, mentre seguivo in tv le olimpiadi invernali di Sarajevo, venni letteralmente catturato da un sottofondo musicale: era il Bolero di Ravel. Lì la mia vita è cambiata. Adesso posso dire di fare il mestiere più bello del mondo», ci ha raccontato una volta. E oggi la sua passione per il calcio la coltiva come sfegatato tifoso del Manchester United.
Nel cartellone di «Anima Mundi» Harding si presenterà alla guida della sua Orchestra della Radio Svedese; in programma, la Sinfonia n. 5 di Bruckner, possente cattedrale sonora che rappresenta forse la più completa espressione dell’anelito spirituale del suo autore (15 settembre, ore 20.30). Protagonista del concerto inaugurale (ore 20.30) è invece l’Ensemble barocco e Coro da camera del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze diretti da Alfonso Fedi: due cantate di Bach, ma pure un omaggio alla storia e all’attualità della Primaziale, con brani di Giovanni Clari, che nel Settecento fu maestro di cappella della cattedrale di Pisa, e il Psalmus David del ventiquattrenne Andrea Baratti, vincitore dell’XI Concorso Internazionale di Musica Sacra bandito da «Anima Mundi». Particolare segnalazione meritano poi il recital pianistico di Michele Campanella, che suonerà il Totentanz di Liszt proprio davanti agli affreschi (Il trionfo della
morte) del Camposanto che ne ispirarono la composizione, e il Requiem di Verdi diretto da Gardiner. Da oggi è possibile prenotarsi ai concerti sul sito www.vivaticket.it