«Buonsenso, non punizioni»
Via all’ordinanza anti cafoni. Sindaco e vigili in via dei Neri, i bivacchi cambiano strada
«È la prima volta in tre anni che non devo buttare l’acqua sul marciapiede per lavarlo». Bashar, titolare di un negozio di borse di via de’ Neri, racconta così la prima giornata senza l’assedio delle orde di turisti armati di panino alla porchetta o alla finocchiona. Residenti e commercianti della strada, di fronte ai vigili urbani che invitano, ma con cortesia, i clienti dell’Antico Vinaio (il locale di successo planetario grazie a TripAdvisor) a mangiare in altre strade, respirano.
È mezzogiorno di ieri, quando entra in vigore l’ordinanza di Palazzo Vecchio che vieta di mangiare sia seduti in strada che fermi in piedi, in via de’ Neri, piazza del Grano, via della Ninna e nel piazzale degli Uffizi, tra le 12 e le 15 e tra le 18 e le 22: o si mangia camminando o si va a consumare altrove, altrimenti c’è una multa fino a 500 euro.
I vigili, chi in inglese, chi a gesti, invitano i banchettanti ad alzarsi dai marciapiedi, dagli stipiti dei portoni, a spostarsi dalla strada. E lo stesso succede sulle sfere di pietra di piazza del Grano, sulla panchina di Palazzo Vecchio in via della Ninna. Mentre agli Uffizi, il direttore Eike Schmidt ha anticipato tutti con nastri rossi lungo tutto il piazzale che non solo impediscono di sedersi sui gradini, ma rendono la vita dura anche ai bagarini. Multe? «Nessuna il primo giorno e speriamo di non farne — dicono i vigili — l’ordinanza ha solo uno scopo di dissuasione». «Le regole d’ingaggio? La polizia municipale deve invitare le persone a spostarsi, la sanzione viene fatta solo a chi dopo l’avvertimento persevera: buonsenso non multe», spiega il sindaco Dario Nardella che arriva in via de’ Neri dieci minuti prima dell’ora X. E dà subito l’esempio: a tre ragazzi californiani seduti a terra con schiacciate, vino e birra, in un buon inglese spiega che non si può più e poi chiude con un «...comunque, enjoy Florence». Quindi si reca all’Antico Vinaio, dove vuole precisare a Daniele Mazzanti, uno dei titolari che «non è un provvedimento contro di voi».
Parte così la distribuzione tra i commercianti dei manifesti in doppia lingua in cui si spiegano le regole dell’ordinanza. Quindi il sindaco va a trovare Mohammed, l’esercente aggredito poche settimane fa da una famiglia di spagnoli cui aveva chiesto di andare a mangiare la schiacciata più in là: «Sono molto contento, noi vogliamo tranquillità», dice Mohammed. E se il popolo della rete ha travolto i social di ironie contro le norme che sanzionano chi mangia in piedi («E se uno si muove pianissimo?»), in via de’ Neri il vento tira in direzione opposta: «L’ordinanza è una vittoria di chi lavora e vive in questa strada», spiega la presidente del comitato commercianti, Roberta Pieraccioni. Un provvedimento atteso da anni che il sindaco motiva con «ragioni di urgenza». E aggiunge: «L’obiettivo è evitare questo assembramento così intenso e critico in una sola strada. Non siamo così ingenui da pensare che un’ordinanza basti a risolvere un pro-
Le regole d’ingaggio Gli agenti chiedono a chi mangia di spostarsi Sanzioni solo a chi ignorerà il loro invito
blema così complesso. Però è uno strumento molto semplice che consente alla polizia municipale (sei vigili a pranzo, sei a cena, ogni giorno, ndr) di intervenire nei confronti dei turisti cafoni. Sarà fondamentale la collaborazione di tutti, perché è in gioco il rispetto per la città». La collaborazione, Nardella, stamani la chiederà a Tommaso Mazzanti con cui si vedrà per valutare nuove proposte. Il protagonista del successo dell’Antico Vinaio è infatti tornato da New York, dove secondo i rumors avrebbe in ponte di aprire una filiale in società con Joe Bastianich.
In via de’ Neri, mentre i vigili si danno da fare per istruire i turisti, i consiglieri comunali di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Grassi e Miriam Amato, avvicinano i collaboratori del sindaco li avvisano: «Nell’ordinanza vi siete dimenticati delle traverse di via de’ Neri. State a vedere che i turisti...». Detto fatto, poco dopo via Osteria del Guanto si riempie di gente che consuma le schiacciate dell’Antico Vinaio, seguita dai piccioni che per la prima volta si avventurano nel vicolo. Ma il grosso dei turisti si sposta in piazza San Firenze: lì dove presto ci saranno dieci nuove panchine — l’ha confermato ieri mattina il sindaco — ora a far da panchine ci pensano i gradini dell’ex Tribunale, strapieni. L’unto si è spostato lì, ma almeno non ci sono commercianti e residenti sotto assedio.
Da parte loro, i turisti stranieri non obiettano alle nuove regole, sono semmai gli italiani ad essere infastiditi: «Neanche in piedi? È grottesco». Del resto, non tutti scorgono i cartelli in doppia lingua. E all’Antico Vinaio, un dipendente confessa che spiegare ad ogni cliente il da farsi non si può: «La consegna dei panini è troppo veloce». Insomma, c’è fretta di battere gli scontrini. Ma quando una turista chiede lumi al bancone, un inserviente le dà gentilmente le istruzioni: «Il panino? Lo può andare a mangiare su Ponte Vecchio...». Servirà un’altra ordinanza?