Corriere Fiorentino

La fascia, si può

Blitz di Cognigni che strappa l’ok, ufficialit­à attesa entro mercoledì Il caso Accordo trovato sulla fascia di capitano: la Lega accetta la deroga per la Fiorentina

- di Stefano Rossi

La Fiorentina spinge e la Lega cede: deroga per Astori

Alla fine ha vinto il buonsenso. La fascia di capitano con le iniziali di Davide Astori e il suo inseparabi­le numero tredici continuerà a stringere il braccio di German Pezzella. La Lega Calcio si è convinta a concedere una deroga alla Fiorentina che quindi potrà continuare ad utilizzare quella fascia senza incorrere in sanzioni del giudice sportivo.

Il punto di svolta si è registrato nella tarda mattinata di ieri. La società viola e la Lega, nelle figure del presidente esecutivo Mario Cognigni e del numero uno Gaetano Miccichè, hanno avuto un nuovo contatto. È stato quello decisivo che ha portato alla soluzione. L’input è arrivato da Andrea Della Valle che ha chiesto al suo dirigente di fiducia di sbrogliare il caso. Contempora­neamente, anche il sindaco Dario Nardella ha parlato del caso con Micciché, ricordando­gli come Astori fosse «un grande calciatore e un grande uomo» e auspicando una soluzione condivisa. Cogngini ha ribadito la posizione della società: la fascia indossata da Pezzella ha un valore simbolico e non contiene messaggi che potrebbero minare la sensibilit­à di qualcuno. Il significat­o è di sensibilit­à e memoria. E il messaggio è arrivato chiaro. Anche se non a tutti: «Massimo rispetto per il sentimento» dei giocatori e dei tifosi della Fiorentina, ha commentato il dg della Juventus, Marotta, «è giusto che ci sia, però c’è un regolament­o, ne parleremo nel consiglio del 12 settembre».

La decisione sarà ufficializ­zata e motivata mercoledì all’assemblea di Lega a Milano, se non prima. Il caso dunque ha trovato il suo epilogo che lascia soddisfatt­a la società dei fratelli Della Valle che, per difendere il proprio obiettivo, non dovrà ricorrere ad uno scontro diplomatic­o con la Lega. I giocatori Biraghi e Ceccherini nei giorni scorsi si erano fatti portavoce del gruppo, disposti a pagare un’eventuale multa. Da qualche settimana nello spogliatoi­o circolava l’idea di dividersi la spesa dell’eventuale sanzione. Ma il pericolo sembra ormai scongiurat­o. La vicenda si è protratta per qualche giorno, ha smosso l’opinione pubblica e ha superato i confini nazionali.

Ieri anche la Bild, autorevole quotidiano tedesco, ha dato spazio al caso titolando sulla «follia» delle multe per punire chi non dovesse indossare la fascia standard. Il giornale si è chiesto il motivo per cui fosse nata, sottolinea­ndo con durezza che in Italia ci sono aspetti del calcio maggiormen­te bisognosi di attenzione. La stessa domanda in realtà se la sono posta in molti anche da noi.

L’ipotesi che si è fatta largo nelle ultime ore è che di mezzo ci possa essere una campagna di marketing pubblicita­rio: il modello standard potrebbe essere utilizzato prima di ospitare il simbolo di un nuovo accordo commercial­e. Si vedrà se effettivam­ente sarà così, per ora sono solo voci. A questo punto però anche i due dissidenti Gomez e De Rossi dovranno adeguarsi alla novità imposta dalla Lega che adesso, dopo tre turni di tolleranza, è intenziona­ta a punire chi non seguirà il dispositiv­o. Nell’assemblea di mercoledì si parlerà anche di questo. Ci sarà anche la Fiorentina che ha già ottenuto di poter onorare la memoria del suo capitano.

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Ribelle German Pezzella con la fascia di Astori durante l’ultima partita di campionato, contro l’Udinese In quella circostanz­a il capitano viola rischiò la multa per non essersi voluto omologare alla nuova regola delle fasce standardiz­zate uguali per tutti

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