A Roma un passo avanti sullo sviluppo di Peretola Merlini: ma non si farà
Prima riunione della conferenza dei servizi. Falchi: tante prescrizioni anche dai favorevoli
Si è aperta a Roma la conferenza dei servizi sullo sviluppo dell’aeroporto Vespucci di Firenze. «Un avvio positivo — dice il sindaco Nardella — Enac ha smontato le falsità che vengono dette». «Passi in avanti importanti», dice il governatore Rossi, ma il sindaco di Sesto ribadisce il no: «Tutti sottolineano le criticità». E il costituzionalista Stefano Merlini, sostenitore dello sviluppo, vede il destino segnato: il governo affosserà Peretola.
Più di tre ore di confronto serrato e appuntamento al 12 ottobre. La conferenza dei servizi sul piano di sviluppo dell’aeroporto «Vespucci» di Firenze si è aperta ieri alle 10:30 in punto e se da una parte ha fotografato la spaccatura tra il capoluogo e la Regione ed i Comuni della Piana, dall’altra non ha visto emergere criticità tali da far pensare che il percorso per l’avvio dei cantieri si interrompa. Al tavolo non c’era il ministro dei trasporto Danilo Toninelli e l’incognita sulla concretizzazione della sua volontà di rivedere l’opera e la classificazione del «Vespucci» come scalo strategico resta (i dirigenti e tecnici del ministero non ne hanno fatto però parola), ma Enac ha difeso il masterplan di Peretola ribadendone la compatibilità ambientale.
Nella riunione a Roma, al ministero dei trasporti, il sindaco di Firenze e della Città Metropolitana Dario Nardella ha difeso il masterplan come anche il presidente della Regione Enrico Rossi, mentre Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto, e il primo cittadino di Signa, Alberto Cristianini, hanno bocciato il piano. «È stato una riunione positiva, sono molto soddisfatto — dice Dario Nardella — Enac ha smontato pezzo per pezzo gli elementi base delle polemiche (“le falsità”, ha scritto su Twitter, ndr): come il fatto che si possa usare Pisa al posto di Firenze perché come base militare ha limiti. Ed è emerso che i sorvoli interesseranno non più un’area con 18.000 persone come oggi, ma di 7.000 e che le persone esposte a oltre 75 decibel saranno solo 70. Se poi la posizione sulla pista è un pretesto per attaccare Firenze, ricordo che ci rimetterà tutta la Toscana senza una nuova pista non si andrà a Pisa ma a Bologna per volare». «Speriamo che i lavori si concludano in tempi rapidi: ci sono tutte le condizioni per farlo — afferma Giovanni Bettarini, assessore all’urbanistica, delegato per il Comune di Firenze alla conferenza — Enac, con un focus sui voli ha chiarito che si passerà solo su un’area periferica di Prato e ad una altezza di un chilometro. La discussione c’è stata, non ci siamo limitati ad depositare richieste e pareri, ed il 12 ottobre ci rivedremo con l’analisi del materiale prodotto e l’integrazione l’acquisizione di alcuni pareri che mancavano».
«Sono stati fatti passi in avanti importanti per andare in direzione della realizzazione del nuovo aeroporto. È emerso con chiarezza che ci sono miglioramenti dal punto di vista della sicurezza anche degli stessi voli. E questo è ovvio, è importantissimo — dichiara Rossi all’uscita della riunione — E c’è un complessivo miglioramento anche dal punto di vista dell’impatto ambientale. Ci sono da vedere alcune questioni di carattere tecnico, una di queste è il tema del cosiddetto lago artificiale di Peretola che dovrà essere spostato. E poi ci sono alcuni pareri e altre procedure tecniche da espletare. Ci riuniremo tra un mese. Sono convinto — aggiunge — che il parere potrà essere positivo. Mi auguro che sarà positivo».
Completamente diversa la lettura di Falchi. «Abbiamo portato il parere negativo del nostro Comune, sottolineando le tante, troppe criticità ambientali, urbanistiche ed economiche. Ho ricordato il conflitto istituzionale senza precedenti apertosi con il ricorso al Tar contro la Via presentato da noi e altri sei Comuni, che imponeva una riflessione. L’altro dato — afferma — è che la stragrande maggioranza dei pareri positivi espressi è stata accompagnata da richieste di prescrizioni, a conferma del fatto che, al di là dell’ostinazione di pochi, le nostre preoccupazioni sono fondate. La conferenza dei servizi sarà convocata di nuovo il 12 ottobre, in attesa di conoscere dal ministero le intenzioni riguardo a questo progetto». «A Signa 40 ettari di territori saranno presi per fare i laghi nell’ambito delle compensazioni ma chi ne curerà la manutenzione, la sorveglianza?», dice il sindaco Cristianini. Mentre dall’Ateneo di Firenze, il cui polo scientifico di Sesto è interessato dall’opera spiegano: «L’Università ha ricordato una serie di problematiche tecniche e patrimoniali, ad esempio zone di proprietà non più edificabili, che richiederanno accurata attenzione e risposte risolutive delle criticità sollevate».
Il governatore Rossi Sono stati fatti passi in avanti importanti per la realizzazione del nuovo aeroporto
L’Università Abbiamo ricordato a tutti che continuano ad esserci problemi tecnici e patrimoniali