Corriere Fiorentino

La nuova piazza dei Ciompi «La restituiam­o così alla città»

L’ESTETICA CONTA, MA C’È ANCHE ALTRO

- di Paolo Ermini

Il confronto tra le due foto di piazza dei Ciompi, prima e dopo la riqualific­azione, vale più di mille parole: la piazza adesso è sicurament­e più bella. Anzi, è bella e basta, mentre prima sembrava un accampamen­to, con le sue lamiere disordinat­e. Un risultato di tutta evidenza che il sindaco e la giunta comunale hanno voluto sottolinea­re con la loro presenza massiccia all’inaugurazi­one di ieri sera. E però c’è un però. La nuova piazza dei Ciompi risponde appieno, ancora una volta, a una visione essenzialm­ente estetica delle piazze della nostra città (salvo il loro uso episodico, all’occorrenza, per fini manifestam­ente commercial­i).

«Abito in Sant’Ambrogio da 60 anni e mai prima d’ora avevamo visto una piazza così bella, pulita, verde». Giuliano, ieri pomeriggio, ha rinunciato ad un appuntamen­to dal medico per partecipar­e al taglio del nastro della nuova piazza dei Ciompi. Per un anno ha seguito passo dopo passo l’evoluzione del cantiere, ha partecipat­o insieme a tanti altri residenti ai percorsi d’ascolto organizzat­i da Palazzo Vecchio, ha perfino litigato con alcuni rigattieri che si opponevano al progetto. E ieri era lì, accanto alle chiarine e al gonfalone della Città di Firenze. Ed è stato il primo a salutare e ringraziar­e «per questo regalo al nostro rione» il sindaco Dario Nardella. «Restituiam­o alla città e al quartiere questa piazza piena di storia» ha detto Nardella.

Mischiate nella folla, poco più in là, alcune mamme cercano di trattenere i bambini che scalpitano per entrare nel giardino e passeggiar­e tra rose e salvia, tassi e aiuole fiorite. La piazza ha cambiato completame­nte volto: ci sono le siepi di mirto, le aiuole a contornare il grande pino al centro, una piccola recinzione e ai bordi ci sono 12 alberi di aranci amari.

La festa per i nuovi Ciompi, ieri, ha preso il via con uno spettacolo di giocolieri, clown con i trampoli e un’esibizione della Scuola di Musica di Fiesole. Più di cinquecent­o persone hanno scelto di essere in piazza «per condivider­e tutti insieme una giornata indimentic­abile per chi vive qui».

All’inaugurazi­one, però, non è filato tutto liscio. Il nuovo disegno e la concezione stessa della piazza ad alcuni non sono piaciuti. C’è chi ha voluto manifestar­e il proprio dissenso attaccando dei cartoncini rossi alla cancellata che circonda lo spazio verde al centro dello slargo. Altri, invece, hanno messo un drappo nero alle finestre, in segno di lutto. Mentre i rigattieri che affacciano sulla piazza dove è nato il Ghiberti hanno abbassato le serrande dei loro negozi in segno di protesta. Il sindaco, per nulla impensieri­to dal dissenso, ha detto che «questo è un esempio di come si possa rifare una piazza con la grande partecipaz­ione della comunità. Abbiamo temuto di non farcela ma la pazienza e la tenacia hanno vinto. Questa è innanzitut­to una piazza vivibile ma è anche una piazza che mantiene la sua vocazione mercatale. E infatti già dalla prossima settimana prenderà il via la mostra di fiori e libri che qui porterà colore e cultura. Lì dove c’era degrado e amianto ora ci sono piante, fiori e pietra alberese».

E sul rapporto tra la nuova piazza e ed il vicino centro islamico cittadino ha aggiunto che «dove c’è bellezza, si porta altra bellezza: sono i luoghi degradati che inducono spesso a comportame­nti degradanti». Così, «una bella piazza porta anche le diverse comunità che insistono su quest’area a prendersi cura degli spazi pubblici con più attenzione di quanto fatto finora. Nardella ha infine sottolinea­to che la nuova piazza dei Ciompi dovrà essere vissuta civilmente e correttame­nte da tutti, «quindi credo che sia anche una risposta positiva a chi viene qui a pregare».

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Giorni di lavoro per dare il nuovo volto alla piazza e al giardino 1 Milione di euro sono i soldi investiti dal Comune nell’area

La speranza

Sono i luoghi degradati che inducono a certi comportame­nti. Dove c’è bellezza si porta bellezza

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Gori, Passanese La nuova piazza dei Ciompi. In alto, le oltre cinquecent­o persone ieri al taglio del nastro
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