Corriere Fiorentino

Var, scintille Gasp-Pioli E l’Atalanta accusa Chiesa

LE POLEMICHE A FINE PARTITA

- Stefano Rossi

Una stretta di mano che si trasforma in un breve ma acceso alterco. È appena finita Fiorentina-Atalanta quando Pioli e Gasperini si vanno incontro per salutarsi. O almeno sembra, perché la miccia è lì pronta ad accendersi. È Gasperini che parte: dito indice all’insù e sguardo per nulla rassicuran­te. «Il rigore a Milano non c’era, ma nemmeno quello su Chiesa», tuona il nerazzurro. Pioli non ci sta e da vecchio stopper replica a tono. Ci vogliono i «secondi», come alla fine di una ripresa troppo accesa, per dividerli e riportare la calma.

Non del tutto però perché anche il dopo partita si preannunci­a di fuoco. «È sicurament­e più colpa mia, mi dispiace per Pioli — ammette il Gasp che quando incontra la Fiorentina vede sempre viola — Ma sia chiaro che la Fiorentina ha costruito la vittoria solo su quell’episodio». Poi, l’attacco a Chiesa. «Ha simulato, ha l’abitudine di farlo e per questo dovrebbe essere punito, non premiato». L’episodio del rigore e la scelta dell’arbitro Valeri di non avvalersi del Var insomma sono destinati a far discutere ancora. Non Pioli, che nel dopo gara preferisce tagliare corto: «È tutto chiarito, capisco la tensione del finale di gara. Però non sono io che prendo le decisioni arbitrali». Poi la difesa di Chiesa, che sul suo profilo Instagram a fine gara ha ricevuto insulti: «A Milano ha fatto a sportellat­e con la difesa dell’Inter. Federico prende calci, com’è successo anche con Asamoah. E quando un giocatore subisce tante botte in partita ci sta che possa cadere a terra».

Ma la tensione al Franchi ha coinvolto anche la tribuna. Luca Percassi, amministra­tore delegato dell’Atalanta, ha chiamato in causa direttamen­te la società viola: «Gli arbitri possono sbagliare ma a noi è accaduto troppe volte, non si può più stare zitti» ha esordito a Sky. «Certi episodi lasciano l’amaro in bocca, non è stata nemmeno consultata la Var. Dopo la settimana che ha vissuto la Fiorentina sembrava che a ogni minimo errore si dovesse compensare qualcosa. Noi siamo a favore della tecnologia, ma se non viene utilizzata in questi casi non sappiamo più cosa dire». Durissima la replica del presidente viola Mario Cognigni: «Rimango particolar­mente colpito dinanzi alle dichiarazi­oni dall’ad dell’Atalanta Luca Percassi, secondo le quali tutta la Dirigenza della Fiorentina avrebbe “preparato tutta la settimana come se al minimo errore si dovesse compensare con qualcosa “. Immagino volesse intendere preparato mediaticam­ente questa partita. Esprimere il proprio giudizio sulla conduzione arbitrale di una partita è legittimo ma reputo, invece, grave da parte di un rappresent­ante di un club profession­istico, nonché componente del cda di Lega, adombrare dubbi sui comportame­nti non consoni di un’altra società, e nello specifico un club come la Fiorentina che si è sempre battuta per il rispetto delle regole».

Episodio incriminat­o a parte, per i viola è stata una domenica difficile anche sul piano del gioco: «Nell’intervallo ho sistemato alcuni aspetti che non mi tornavano — continua Pioli — I giocatori mi hanno ascoltato e hanno fatto un secondo tempo di grande sacrificio».

Botta e risposta ai vertici Percassi: «Sembrava che a ogni minimo errore si dovesse compensare qualcosa». Cognigni: «Gravi le parole dei nerazzurri»

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(foto Sky) Giampiero Gasperini discute con Stefano Pioli A fine partita i due si sono affrontati a bordo campo Lo scambio di opinioni si è fatto subito acceso. A destra il rigore
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